Il gesto e la parola

1.2 IL GESTO E LA PAROLA | Come è nato il linguaggio umano? Grazie alle fondamentali ricerche dell archeologo ed etnologo francese André Leroi-Gourhan | L AUTORE|, oggi sappiamo che il linguaggio umano si è sviluppato nell arco di milioni di anni, a partire dal periodo in cui gli antenati dell Homo sapiens cominciarono a utilizzare le mani. La costruzione di utensili e il loro raffinamento si sono evoluti di pari passo con la capacità simbolica del linguaggio; se la postura eretta ha liberato completamente la mano dalla funzione locomotoria, la mano a sua volta ha liberato la bocca dall attività di prensione, rendendola disponibile per la formazione e l uso della parola. Leroi-Gourhan, nella sua opera Il gesto e la parola (1964-1965), cita a questo proposito il vescovo greco Gregorio di Nissa (335-394 d.C): «Se il corpo non avesse le mani, in che modo si formerebbe in lui la voce articolata? . Ma non vi è soltanto un nesso meccanico; esiste una connessione neurologica tra l attività manuale e quella verbale. Anche in un cervello di dimensioni inferiori a quelle attuali «si può benissimo supporre la presenza delle aree di associazione verbale e gestuale . Leroi-Gourhan afferma inoltre l importanza del ritmo. Lo spazio e il tempo, infatti, non sono vissuti se non in quanto materializzati in ritmi: basti pensare, per esempio, al variare ciclico delle stagioni, del giorno e della notte, ai movimenti ripetuti delle tecniche manuali di fabbricazione che si collocano «in ambienti ritmici, a un tempo muscolari, uditivi, visivi, derivati dalla ripetizione di gesti d urto dall utensile scheggiato al martello. L AUTORE ANDR LEROI-GOURHAN André Leroi-Gourhan (1911-1986) nasce a Parigi e, rimasto orfano, viene cresciuto dai nonni materni i quali lo portano spesso a visitare il Museo di Storia Naturale. Queste visite lo affascinano molto, tanto da farlo diventare un appassionato di preistoria e storia naturale. Abbandona gli studi a quattordici anni e inizia un apprendistato come mercante. Legge Gli uomini fossili del paleontologo Marcellin Boule (1861-1942) e si convince a riprendere gli studi. Diplomatosi alla Sorbona in lingua russa nel 1931 e in lingua cinese nel 1933, prosegue con paleontologia ed etnologia, lavorando all Istituto francese di Londra e nel 'LSDUWLPHQWR GL HWQRJUDfiD GHO %ULWLVK 0X- 19 Nasce 1911 a Parigi 19 Diventa professore di etnologia e 1956 preistoria all università della Sorbona pr 1943 Pubblica L uomo e la materia seum, per poi diventare professore di etnologia e preistoria presso l università della Sorbona. 1HO FUHD LO FRQFHWWR VFLHQWLfiFR GL FDWHna operativa , ossia la sequenza di operazioni che caratterizza la produzione di artefatti di SLHWUD $L YLDJJL LQ *LDSSRQH H QHO 3DFLfiFR settentrionale, dove studia la cultura materiale e l arte rupestre degli uomini preistorici, si susseguono importanti scavi archeologici in Europa dedicati allo studio della tecnologia e agli aspetti bio-sociali del linguaggio. Muore a Parigi nel 1986. Tra le sue opere più importanti: L uomo e la materia (1943), Il gesto e la parola (1964-65), ,O fiOR GHO WHPSR (1983). 19 1964-65 Pubblica Il gesto e la parola 1964 &UHD LO FRQFHWWR VFLHQWLfiFR 1964 &UHD LO FRQFHWWR VFLHQWLfiFR GL FDWHQD RSHUDWLYD 1986 Muore a Parigi | Linguaggi e forme espressive | 219

I colori dell’Antropologia
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Secondo biennio e quinto anno del liceo delle Scienze umane