L’educazione del cortigiano

Il testo si articola in quattro libri: nel primo libro si definiscono le qualità del cortigiano: nobiltà (non necessariamente legata alla nascita), abilità nell uso delle armi, grazia nel portamento e nella parola, predisposizione per le lettere, la musica, l arte e la danza, elevato profilo morale ed equilibrio interiore; nel secondo libro si chiarisce in quali circostanze e come il buon cortigiano deve mettere a frutto le abilità di cui è dotato; nel terzo libro si delinea il profilo della perfetta don/D 6DOD GHOOH YHJOLH QHO 3DOD]]R 'XFDOH GL 8UELQR ,Q TXHVWR DPELHQWH VRQR UDSSUHVHQWDWH na di palazzo. Bella, colta, aggraziata nei modi, onesta OH ULXQLRQL FRQYRFDWH GDOOD GXFKHVVD (OLVDEHWWD nei costumi e retta moralmente: la donna a cui guarda *RQ]DJD QDUUDWH QHO Cortegiano. Castiglione è la gran dama di corte; | T3 il quarto libro entra nel merito del rapporto tra cortigiano e principe e Le qualità della termina con una dissertazione sull amore platonico tenuta da un grande perfetta donna di amico di Castiglione, nonché insigne letterato del tempo: Pietro Bembo. palazzo S IL CORTEGIANO (1528) ritrae descrive propone LA CORTE DI URBINO LE VIRT DELL UOMO DI CORTE E DELLA DONNA DI PALAZZO UNA NUOVA IDEA DI NOBILT , CHE UNISCE QUALIT ESTERIORI E RETTITUDINE MORALE L EDUCAZIONE DEL CORTIGIANO | Il Cortegiano non è solo un opera letteraria, ma si connota anche per una forte valenza pedagogica, in quanto si occupa della formazione di un uomo di corte, che appare ben più di una semplice figura ornamentale, completamente asservita al suo principe e concentrata su questioni puramente esteriori. L uomo di corte tratteggiato da Castiglione è la quintessenza dell uomo rinascimentale, colto, aggraziato e connotato da un grande rigore morale. il consigliere, l uomo di fiducia del principe, che deve indirizzare nell azione di governo con saggezza, prudenza, magnanimità e senso della giustizia, tenendo presente sempre il bene comune. Le qualità del cortigiano sono tutte riassunte in quel concetto di grazia che ben delinea Ludovico di Canossa nel primo libro dell opera: Avendo io già più volte pensato meco onde nasca questa grazia, lasciando quelli che dalle stelle l hanno, trovo una regula universalissima, [ ] e ciò è fuggir quanto più si po, e come un asperissimo e pericoloso scoglio, la affettazione; e, per dir forse una nuova parola, usar in ogni cosa una certa sprezzatura che nasconda l arte e dimostri ciò che si fa e dice venir fatto senza fatica e quasi senza pensarvi. Da unità 3 | Lo scenario italiano | 73

I colori della Pedagogia - volume 2
I colori della Pedagogia - volume 2
L’educazione dal basso Medioevo al positivismo - Secondo biennio del liceo delle Scienze umane