T1 - Ordinamento degli studi della Compagnia di Gesù, La

| T1 Ordinamento degli studi della Compagnia di Ges Ratio atque institutio studiorum Societatis Iesu. Ordinamento degli studi della Compagnia di Gesù, intr. e trad. di A. Bianchi, testo latino a fronte, BUR, Milano 2002, cap. XV La lezione e le punizioni nelle scuole gesuitiche Uno dei punti di forza delle scuole gesuitiche va rintracciato nell organizzazione didattica. Nella Ratio studiorum si riserva una cura particolare alla struttura delle lezioni, che devono essere accuratamente preparate dai professori e presentate secondo un preciso ordine. Altro elemento chiave della metodologia educativa fissata nella Ratio è la disciplina, che va mantenuta attraverso un assuefazione alla regola fondata sui premi e sul senso d onore degli studenti più che sulle punizioni. La lezione. Nelle lezioni si spieghino solo gli autori antichi, in nessun caso i più recenti. Sarà di gran giovamento che il professore non spieghi alla rinfusa e improvvisando, ma prepari per iscritto la lezione privatamente e legga prima tutto il libro o l orazione che deve spiegare. La lezione si svolgerà più o meno nel modo seguente. Primo: legga a voce alta tutto il passo senza interruzioni, a meno che, nella retorica e nell umanità, debba esser alquanto lungo. Secondo: esponga assai brevemente l argomento e il collegamento con gli argomenti precedenti, se è necessario. Terzo: considerando ciascun periodo, se si fa la spiegazione in latino, spieghi i passi più difficili, li colleghi l uno all altro, e chiarisca il pensiero non con una parafrasi inadeguata, sostituendo cioè ciascuna parola latina con un altra parola latina, bensì rendendo lo stesso pensiero con frasi più chiare. Se invece si fa la traduzione nella lingua locale, conservi, per quanto è possibile, la collocazione delle parole. così infatti che le orecchie si abituano al 1. La distinzione in classi è un aspetto caratterizzante del modello pedagogico gesuitico, su cui la Ratio insiste per favorire un avanzamento graduale negli studi. ritmo. Se però la lingua locale non vi si adatta, dapprima spieghi tutto quasi parola per parola, quindi secondo l uso della lingua locale. Quarto: riprendendo da capo il passo, faccia le osservazioni adatte per ciascuna classe1, a meno che non preferisca alternarle alla traduzione. Detti quelle che ritiene debbano esser conservate, che tuttavia non devono essere molte, sia durante la spiegazione, sia separatamente dopo aver svolto la lezione. [ ] Cura della disciplina. Niente mantiene più efficacemente la disciplina dell osservanza delle regole. Pertanto il professore abbia soprattutto cura che gli studenti osservino ciò che è riportato nelle loro regole e mettano in pratica ciò che è prescritto per gli studi; ciò si otterrà più facilmente con la speranza dell onore e del premio e la paura del disonore che con le vergate2. Modalità di punizione. L insegnante non sia affrettato nel punire né eccessivo nell inquisire; piuttosto dissimuli, quando può farlo senza danno di alcuno; non solo non batta nessuno (infatti ciò deve essere fatto dal corettore), ma si astenga del tutto da qualsiasi ingiuria, con 2. Nella società di antico regime il sentimento d onore è potentissimo e proteggerlo vuol dire tutelare la propria immagine pubblica, la propria dignità e visto il contesto a cui qui si fa riferimento, costituito per lo più da studenti appartenenti alle classi agiate significa anche tener alto il buon nome della propria famiglia. unità 6 | Il versante cattolico | 159

I colori della Pedagogia - volume 2
I colori della Pedagogia - volume 2
L’educazione dal basso Medioevo al positivismo - Secondo biennio del liceo delle Scienze umane