T1 CLAUDIO MAGRIS, Un’idea di patria (senza retorica)

Percorsi di educazione civica AGENDA 2030 T1 CLAUDIO MAGRIS Un idea di patria (senza retorica) Audio LETTURA articolo Come si è sviluppato, in epoca moderna, il concetto di patria? Come si è passati dagli entusiasmi della Rivoluzione francese al terrore del nazionalsocialismo di Hitler? E come intendere correttamente oggi questo termine? Ci aiutano a capirlo le riflessioni di Claudio Magris (n. 1939), scrittore e saggista nato in una terra di frontiera, a Trieste. 5 10 15 20 25 Durante le guerre napoleoniche, un arciduca e generale austriaco aveva esortato i soldati, in un proclama, a combattere per la patria. La corte imperiale censurò quel proclama, considerandolo sovversivo. La patria era un pericoloso concetto rivoluzionario, affermato dalla Francia; i soldati austriaci dovevano combattere per la Casa d Asburgo, per il loro signore. Invero, Maria Teresa e Giuseppe II,1 i grandissimi sovrani innovatori, avevano sostituito al vecchio ideale famigliare-dinastico quello dello Stato di cui il monarca non è il padrone bensì il primo servitore, ma la grande stagione dell Illuminismo riformatore era passata, e l imperatore Francesco,2 che combatteva contro Napoleone, era un reazionario e, in quanto tale, antipatriottico. La patria presuppone cittadini, non sudditi o servi; il tricolore italiano deriva, almeno in parte, da quello della Rivoluzione francese, delle tre grandi parole di libertà, uguaglianza e fraternità. La carica libertaria dell idea di patria e di nazione sbandierata dalla Rivoluzione francese fu assai presto pervertita, a cominciare dalla stessa Francia rivoluzionaria che, proclamandone l universalità, pretese di esserne l incarnazione. L amor di patria è presto degenerato in aggressiva negazione delle Patrie altrui; il principio di nazionalità si è spesso scisso dai movimenti liberali cui era inizialmente unito, e si è degradato in nazionalismo, che ha infiammato le masse, scatenato violenze che ai nostri giorni rinascono con criminosa imbecillità e favorito la mobilitazione totalitaria dei popoli e i regimi dittatoriali. Strumentalizzato o vilipeso,3 involontariamente ridicolizzato dalla retorica patriottarda o irriso con petulanza ideologica, il giusto senso di patria è minacciato dalla sua abietta caricatura nazionalista e dalla puberale4 regressione particolaristica a presunte radici etniche, dal micronazionalismo di campanile incapace di vedere il paese vicino e il mondo. L idea corretta di nazione ha un 1. Maria Teresa e Giuseppe II: in qualità di imperatori, ressero le sorti del regno austriaco fra il 1765 e il 1790. 386 2. Francesco: Francesco II d Asburgo-Lorena (1768-1835), imperatore austriaco. 3. vilipeso: oltraggiato. 4. puberale: immatura.

La luce del futuro - volume C
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