T3 - Ha da passa’ ’a nuttata

Ha da passa a nuttata / T3 / Napoli milionaria!, atto III / L umanità come antidoto del dolore / La commedia è ambientata a Napoli durante la Seconda guerra mondiale e nei mesi successivi, quando la città viene liberata dagli alleati anglo-americani. Il protagonista è Gennaro Jovine, che vive in un quartiere popolare con la moglie Amalia e tre figli, Amedeo, Maria Rosaria e la piccola Rita. La famiglia si arrangia come può, sfruttando soprattutto un piccolo commercio con la borsa nera gestito da Amalia: un attività che il marito non condivide, ma alla quale non sa opporsi. Un giorno Gennaro sparisce all improvviso: in realtà è catturato dai tedeschi durante un rastrellamento, ma viene dato per morto. In sua assenza la situazione della famiglia precipita: la moglie ha perso dignità e senso della misura e, in combutta con l amante Errico Settebellizze, è presa dalla smania di arricchirsi gestendo una sorta di bar clandestino; Maria Rosaria è rimasta incinta nella relazione con un soldato americano; Amedeo si è unito a una banda di furfanti che ruba auto e pneumatici. Quando Gennaro riappare dopo la prigionia, non riconosce più i familiari, i quali, vestiti con abiti alla moda e travolti dall ebbrezza degli arricchimenti facili, gli appaiono irrimediabilmente come estranei. Tuttavia non si arrende e inizia a combattere, senza mai cedere alla rabbia, per ricondurli sulla retta via. Riportiamo l ultima scena della commedia, in cui Gennaro spinge la moglie e il figlio a prendere coscienza degli errori commessi e a recuperare i valori perduti. L occasione per ripristinare l unità della famiglia gli è data dalla malattia della piccola Rita: salvarla significa riguadagnare una nuova responsabilità morale e poter guardare al futuro con fiducia, tornando a condividere speranze e affetti. 5 10 15 amalia E pecché me guarde? Aggio fatto chillo che hanno fatto ll ate.1 Me so difesa, me so aiutata... E tu pecché me guarde e nun parle? A2 stammatina tu me guarde e nun parle. Che colpa me può da ? Che t hanno ditto? gennaro (che a qualunque costo avrebbe voluto evitare la spiegazione) Aggia parla ?3 Me vuo séntere proprio e parlà? E io parlo. (A O Miezo Prèvete)4 Miezo Pre , aggie pacienza. Vattenne, ce vedimmo dimane mmatina. o miezo prèvete (alzandosi e mettendo a posto la sedia) Buona nottata. (Esce) gennaro Ricòrdate a mmasciata.5 o miezo prèvete (dall interno) Va bene. gennaro (chiude il telaio a vetri e lentamente si avvicina alla donna. Non sa di dove cominciare; guarda la camera della bimba ammalata e si decide) Ama ,6 nun saccio pecché, ma chella criatura ca sta llà dinto me fa penza o paese nuosto.7 Io so turnato e me credevo e truva a famiglia mia o distrutta o a posto, onestamente. Ma pecché?... Pecché io turnavo d a guerra... Invece, ccà nisciuno ne vo sentere parla . Quann io turnaie a ll ata guerra,8 chi me chiammava a ccà, chi me chiammava a llà. Pe sape , pe sentere e fattarielle, gli atti eroici... Tant è vero ca, quann io nun tenevo cchiù che dicere, me ricordo ca, pe m e lleva a tuorno,9 dicevo busc es,10 cuntavo pure cose ca nun erano succiese, o ca erano succiese all atì surdate...11 Pecché era troppa a folla, a gente ca vuleva séntere... 1 ll ate: le altre. 2 A: da. 3 Aggia parla ?: devo parlare? 4 O Miezo Prèvete: al mezzo Prete (si tratta di un vicino di casa). 5 a mmasciata: l ambasciata. 6 Ama : Amalia. 7 chella nuosto: quella creatura che sta là dentro mi fa pensare al nostro paese (all Italia). 8 Quann io guerra: quando tornai dall al- tra guerra (la Prima guerra mondiale). 9 pe tuorno: per levarmeli di torno. 10 busc es: bugie. 11 all atì surdate: agli altri soldati. IL GENERE / IL TEATRO DEL NOVECENTO / 841

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi