Classe di letteratura - volume 3B

35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 Potete pulirvici quelle verruche schifose che avete addosso, con le vostre blatte puzzolenti! La risposta del prozio era sempre una frase di questo genere, o magari più villana ancora: ci accoglieva così ogni volta, ma non ci facevamo caso perché sapevamo che dopo un po finiva per rabbonirsi, gradire i doni, e conversare in toni più garbati. Ma che verruche, zio N ba N ga? Quando mai ci ha visto addosso una verruca? Questo delle verruche era un pregiudizio dei vecchi pesci: che a noi, a vivere all asciutto, ci venissero tante verruche su tutto il corpo, trasudanti roba liquida; il che era vero sì, ma solo per i rospi, che con noi non avevano nulla da spartire; al contrario, la nostra pelle era liscia e sgusciante come nessun pesce l aveva mai avuta; e il prozio lo sapeva bene, però non rinunciava a imbastire i suoi discorsi di tutte le calunnie e le prevenzioni in mezzo alle quali era cresciuto. Andavamo a fare visita al prozio una volta all anno, tutta la famiglia insieme. Era anche un occasione per ritrovarci tra noi, sparpagliati com eravamo nel continente, scambiarci notizie e insetti mangerecci, e discutere vecchie faccende d interessi rimaste in sospeso. Il prozio interloquiva anche in questioni lontane da lui chilometri e chilometri di terra secca, come sarebbe la spartizione delle zone per la caccia alle libellule, e dava ragione agli uni o agli altri secondo criteri suoi, che erano sempre quelli acquatici. Ma non lo sai che chi caccia sul fondo è sempre in vantaggio su chi caccia a galla? Cos hai da far tanto l angoscioso, allora? Ma zio, veda, non è questione di galla o di fondo: io sto al piede della collina e lui a mezza costa Le colline, ha presente, zio E lui: Al piede degli scogli c è sempre i gamberi migliori . Non c era verso di fargli accettare per possibile una realtà diversa dalla sua. Eppure, il suo giudizio continuava ad avere un autorità su tutti noi: finivamo per chiedergli consiglio su fatti di cui non capiva niente, benché sapessimo che poteva avere torto marcio. Forse la sua autorità gli veniva proprio dall essere un avanzo del passato, dall usare vecchi modi di dire, tipo: E cala un po le pinne, bravo! di cui noi non comprendevamo neppur più bene il significato. Tentativi di portarlo a terra con noi ne avevamo fatti parecchi, e continuavamo a farne; anzi, su questo punto non s era mai spenta la rivalità tra i vari rami della famiglia, perché chi fosse riuscito a portare il prozio a casa propria si sarebbe trovato in una posizione diciamo preminente rispetto a tutto il parentado. Ma era una rivalità inutile, perché il prozio non si sognava di lasciare la laguna. Zio, alla bella età che ha, sapesse quanto ci dispiace lasciarla così sempre da solo, in mezzo all umido A noi, sa, è venuta un idea attaccavamo. Me l aspettavo che l avreste capita, interrompeva il vecchio pesce, ormai il gusto di sguazzare nel secco ve lo siete tolto, è giusto l ora che torniate a vivere come esseri normali. Qui c è acqua per tutti, e quanto al mangiare, la stagione dei lombrichi non è mai stata così buona. Potete buttarvi a bagno bell e ora e non se ne parli più. Ma no, zio N ba N ga, cos ha capito? Noi si voleva portarla a star con noi, in un bel praticello Vedrà che ci si trova bene, le scaviamo una fossetta umida, fresca: lei ci si rigira come vuole tal quale a qui; potrà anche provare a fare qualche passo intorno, vedrà che ci riesce. E poi alla sua età il clima di terra è più indicato. Dunque, zio N ba N ga, non si faccia più pregare: viene? No! era la risposta secca del prozio, e con una nasata in acqua scompariva dalla nostra vista. 650 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi