Classe di letteratura - volume 3B

65 70 75 80 come d aver calunniato e femmene, e voler mutare idea. Ma allora si sarebbe andati nel difficile. Sicché taceva pensieroso, come temendo d aver detto troppo. Voleva significare32 che un certo movente affettivo, un tanto o, direste oggi, un quanto33 di affettività,34 un certo «quanto di erotia ,35 si mescolava anche ai «casi d interesse ,36 ai delitti apparentemente più lontani dalle tempeste d amore. Qualche collega un tantino invidioso delle sue trovate, qualche prete più edotto37 dei molti danni del secolo, alcuni subalterni, certi uscieri, i superiori, sostenevano che leggesse dei libri strani: da cui cavava38 tutte quelle parole che non vogliono dir nulla, o quasi nulla, ma servono come non altre ad accileccare39 gli sprovveduti, gli ignari. Erano questioni un po da manicomio: una terminologia da medici dei matti.40 Per la pratica ci vuol altro! I fumi e le filosoficherie41 son da lasciare ai trattatisti: la pratica dei commissariati e della squadra mobile è tutt un altro affare: ci vuole della gran pazienza, della gran carità: uno stomaco pur anche a posto: e, quando non traballi tutta la baracca dei taliani,42 senso di responsabilità e decisione sicura, moderazione civile; già: già: e polso fermo. Di queste obiezioni così giuste lui, don Ciccio, non se ne dava per inteso:43 seguitava a dormire in piedi, a filosofare a stomaco vuoto, e a fingere di fumare la sua mezza sigheretta,44 regolarmente spenta. 32 significare: dire, intendere. 33 quanto: dal linguaggio della fisica. Quantum è l unità minima di una grandezza fisica, per esempio l energia. 34 affettività: ciò che è riconducibile alla sfera degli affetti. In psicologia indica il complesso dei sentimenti. 35 erotia: neologismo gaddiano che rimanda al linguaggio psicanalitico e indi- ca la pulsione sessuale. 36 interesse: interesse economico, a indicare il movente per soldi. 37 edotto: a conoscenza. 38 cavava: tirava fuori. 39 accileccare: abbagliare, abbindolare. 40 medici dei matti: termine dispregiativo per indicare coloro che si occupano di psichiatria e psicanalisi. 41 I fumi e le filosoficherie: le comples- sità fumose dei filosofi. 42 baracca dei taliani: l Italia, vista come una baracca traballante. Taliani è voce dialettale per italiani . 43 non se ne dava per inteso: fingeva di non accorgersene. 44 sigheretta: variante dialettale di sigaretta . DENTRO IL TESTO Una descrizione classica La filosofia del commissario e dell ingegnere I contenuti tematici Il Pasticciaccio si apre in modo piuttosto tradizionale, descrivendo il protagonista innanzitutto dal punto di vista esteriore, un po come accade nei romanzi dell Ottocento. Veniamo a conoscenza del suo lavoro, del suo aspetto fisico, del modo in cui si presenta (l aria assonnata, l andatura stanca), della condizione economica (vestito in maniera dignitosa ma poveramente, abita a pensione e dunque non ha una casa sua), del suo luogo d origine, dell età. Lo osserviamo poi da un punto di vista particolare, quello della padrona di casa, che ne esalta il ruolo (lo statale distintissimo, rr. 16-17) e la solerzia sul lavoro (spesso torna a casa tardi). Dal secondo capoverso, lo sguardo si sposta dall esterno all interno, e apprendiamo qualcosa di più sul modo di pensare di Ingravallo. In particolare, viene enucleato in queste prime pagine un concetto cardine della sua visione del mondo: alla base del suo pensiero (e, di conseguenza, della sua metodologia operativa) sta la convinzione che i fatti non sono mai la conseguenza di una sola causa, ma sono il risultato di più cause, che rendono ogni evento un garbuglio (r. 42) intricato. La teoria del commissario corrisponde alla filosofia dell autore, secondo il quale la realtà è un insieme caotico o una trama indissolubile di fili: le causali convergenti (r. 42) di Ingravallo, destinate a sfociare negli imprevedibili accidenti dell esistenza, simboleggiano il «pasticciaccio di un assurdo mondo moderno, in cui l impresa di giungere a forme stabili di conoscenza risulta impossibile. 574 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi