Classe di letteratura - volume 3B

dono impossibile l adempimento del regolamento, favolosamente complicato (rr. 24-25). In tale assurda situazione, allora, ci sono innumerevoli circostanze, normalmente irrilevanti, che qui diventano problemi (rr. 39-40): compiti altrimenti semplici, come la manutenzione della divisa, la cura della persona, la pulizia delle scarpe, diventano ad Auschwitz un arduo assillo quotidiano. Ne è un esempio la grottesca cerimonia del cambio delle scarpe (r. 46), in cui, tramite un rituale tragicamente farsesco, il deportato deve scegliere nella confusione una nuova calzatura. La concitata decisione può rivelarsi, attraverso la concatenazione di drammatiche conseguenze riportata dal narratore, il fatale errore che condurrà il prigioniero alla camera a gas. Produrre cose, distruggere persone Dire l indicibile I deportati lavorano nell industria del campo finché non esauriscono le loro energie: costretti a turni spossanti, che possono oltrepassare le dieci ore giornaliere, vengono comandati dai Kapo, i quali sono, frequentemente, criminali. Dalle condizioni di un lavoro assai duro, specialmente d inverno, se non altro perché si svolge sempre all aperto (rr. 69-70), non è esentato il ristretto gruppo degli specialisti che, seppure alle dipendenze di un civile, è però soggetto, fuori dal lavoro, alle stesse disumane condizioni dei lavoratori comuni (r. 75). Anche il lavoro, come tutte le altre attività, diventa qui un groviglio di leggi, di tabù e di problemi (r. 62): le autorità del lager sono in contrasto con le autorità civili della fabbrica; i criteri di attribuzione dei lavoratori ai vari gruppi sono oscuri o chiaramente piegati dalla corruzione; il riconoscimento dello stato di malattia richiede procedure e conoscenze misteriose. Così il lavoro perde completamente il significato positivo, di crescita personale e di progresso collettivo, che mantiene nel mondo degli uomini liberi: ad Auschwitz non esistono cittadini che lavorano per vivere, ma solo schiavi che faticano per morire. Le scelte stilistiche Levi descrive l orrore vissuto con una lingua sobria, asciutta e priva di impennate emotive, che vuole offrire al lettore la verità oggettiva del campo di concentramento. Per questo motivo il passo è ricco di parole ed espressioni in lingua tedesca: riportare le scritte del campo e i nomi delle strutture e delle istituzioni senza alcuna traduzione restituisce il senso di smarrimento e confusione vissuto dai deportati la maggioranza che non parlavano la lingua dei nazisti. L esigenza di testimoniare spinge l autore a scegliere un vocabolario che nomina gli oggetti con tecnica precisione (la gamella e il rancio, r. 12, il bavero, r. 29, il feltro, r. 42, ma anche la scabbia, r. 37 e l elenco delle specializzazioni lavorative, rr. 70-71): con questa lingua, aderente al vero, dalla struttura semplice e piana, Levi riesce a documentare con esattezza l abisso oscuro della follia nazista. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Quale ruolo hanno, nel lager, i triangoli verdi ? 2 Perché l orario di lavoro dei prigionieri è variabile? 3 In generale, quali ti sembrano le esigenze primarie dei prigionieri? ANALIZZARE 4 Perché l autore, pur raccontando della propria esperienza, non usa la prima persona singolare ma la prima persona plurale? Qual è, a tuo parere, il significato di questa scelta? INTERPRETARE 5 Anche se Primo Levi scrive dopo la liberazione dal campo di concentramento, in molti passi sceglie di utilizzare il presente. Perché, secondo te? Quale effetto ha, sul lettore, questa scelta? Esponi le tue riflessioni. SCRIVERE PER... RIELABORARE 6 Nel brano che hai letto vengono esposte le norme, spesso assurde, che regolano la vita nel lager. Come sai, i testi regolativi (come leggi, manuali, ricettari, bugiardini di farmaci ) hanno caratteristiche precise, per esempio usano particolari forme verbali: scegli dieci norme di comportamento presenti nel testo e stendi un decalogo usando: a l imperativo; b l infinito; c il si impersonale. 458 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi