Classe di letteratura - volume 3B

IN BREVE rino dopo la liberazione del campo, un lungo e tortuoso tragitto che dalla Polonia porta lo scrittore in Unione Sovietica, Romania, Ungheria, Austria e infine Italia, prima di giungere nella città piemontese il 19 ottobre 1945. La tregua è un libro molto diverso da Se questo è un uomo, al quale pure si accosta per struttura e in quanto seguito ideale delle vicende narrate. Dal mondo infero di Se questo è un uomo, Levi passa infatti a testimoniare un purgatorio , un mondo sospeso tra il lager e la vita normale, e un tempo che è tregua dall orrore e dall incubo che l orrore possa tornare. John Turturro in una scena del film di Francesco Rosi La tregua (1997). Tra le opere successive di Levi si ricorda il libro dedicato alla rappresentazione del mondo del lavoro: La chiave a stella. I libri successivi Nel 1975 lo scrittore pubblica Il sistema periodico, originale raccolta di racconti di carattere autobiografico accomunati dal titolo ripreso dalla tavola degli elementi di Mendeleev. Talvolta gli elementi chimici entrano direttamente nella narrazione, altre volte sono simboli, come nel caso del primo racconto Argon, in cui Levi racconta delle proprie origini ebraiche e paragona il gas nobile, inerte e raro, ai suoi antenati. Nel 1978 esce il romanzo La chiave a stella: la narrazione del montatore Tino Faussone, che costruisce ponti e impianti petroliferi in giro per il mondo, costituisce un testo appartenente a un genere poco esplorato dalla letteratura italiana, quello del romanzo dedicato alla rappresentazione del mondo del lavoro. Caratterizzato da una lingua che presenta elementi di dialetto piemontese accostati a un lessico tecnico, il libro ha origine dai racconti che lo stesso Levi aveva ascoltato durante gli anni del suo lavoro in Italia e all estero. Tra il 1979 e il 1982 (anno della pubblicazione) l autore scrive il romanzo Se non ora quando, storia di una banda partigiana russa composta esclusivamente di giovani ebrei. Motivi ispiratori dell opera sono un racconto che gli aveva fatto molti anni prima l amico Emilio Vita Finzi sui partigiani ebrei e la volontà di confutare l opinione che gli ebrei sarebbero stati, nella Seconda guerra mondiale, solo attori passivi. I sommersi e i salvati, pubblicato nel 1986, è un saggio sui campi di concentramento. I sommersi sono le vittime che non riescono a sopravvivere, i salvati coloro che ce la fanno. I sommersi e i salvati Dal 1979 Levi inizia a lavorare a un nuovo volume sull esperienza del lager. Questa volta non si tratta di un libro di testimonianza, ma di un saggio che nasce dall esigenza di chiarire alcuni aspetti del funzionamento del sistema dei campi di sterminio, il cui ricordo comincia a offuscarsi per il trascorrere del tempo, lasciando così spazio alle teorie negazioniste. Per quest opera, che esce nel 1986, lo scrittore riprende il titolo del capitolo centrale di Se questo è un uomo, I sommersi e i salvati, nel quale era descritta la contrapposizione esistente tra gli uomini nel lager: non quella tra buoni e cattivi, ma tra coloro che non riescono a sopravvivere (i sommersi) e coloro che invece ce la fanno (i salvati). Degli 8 capitoli che compongono il testo, vera e propria summa delle riflessioni suggerite dall esperienza del lager, particolare rilevanza ha quello dedicato alla «zona grigia , ossia lo spazio che separa le vittime dai persecutori, che non è vuoto, bensì pieno di figure intermedie di prigionieri, per vari motivi privilegiati, che si assimilano ai persecutori. I sommersi e i salvati è l ultimo libro pubblicato da Levi, che con quest opera lascia in eredità alla cultura italiana un modello di scrittura saggistica di rara tensione morale e conoscitiva. 454 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi