I luoghi, i tempi e i protagonisti

IN BREVE I modelli italiani sono Pascoli, d Annunzio e Praga, mentre quelli stranieri sono i poeti francesi decadenti e simbolisti. Scelte metriche fra tradizione e innovazione Quanto ai metri, c è chi, come Gozzano, preferisce attenersi alle forme della tradizione, anche a quelle più rare e preziose (con un certo compiacimento intellettualistico, ma anche con la loro rivisitazione in chiave straniante); e chi invece, come Aldo Palazzeschi, un autore non a caso destinato ad approdare al Futurismo, realizza sperimentazioni che preludono al verso libero della poesia contemporanea e alla dissoluzione della metrica tradizionale poi pienamente operata da Giuseppe Ungaretti. I modelli letterari Comuni ai diversi autori sono le influenze esercitate dai modelli di riferimento. Si tratta di fonti letterarie italiane: il Pascoli del Fanciullino e della poetica delle umili cose di Myricae, ma anche di alcuni componimenti dei Primi poemetti e dei Canti di Castelvecchio; il d Annunzio spirituale, malinconico ed estenuato del Poema paradisiaco; parte della produzione scapigliata, come i vagheggiamenti della purezza e dell innocenza infantile di alcune liriche di Emilio Praga (nel quale, però, questi motivi coesistevano, in dualistico contrappunto, con l attrazione per la lussuria e lo stravizio). Ma sono importanti anche i modelli stranieri, soprattutto francesi o di lingua francese, e di tendenza decadente e simbolista: Jules Laforgue, Francis Jammes, il belga Maurice Maeterlinck, oltre ai più noti Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Mallarmé. CREPUSCOLARISMO TEMI STILE poesia come ripiegamento interiore dimensione privata del ricordo componente ironica e malinconica della poesia attenzione per le ambientazioni umili e gli oggetti quotidiani, obsoleti e kitsch inettitudine come incapacità di adattarsi alla vita percezione della noia esistenziale imminenza della morte dettato che avvicina la poesia ai modi della prosa stile semplice e dimesso sia nelle scelte lessicali sia nelle strutture sintattiche estensione dei confini della poesia fino al più banale quotidiano | I LUOGHI, I TEMPI E I PROTAGONISTI | Manca un vero manifesto che permetta di riunire i Crepuscolari sotto una scuola. Tuttavia tra molti di loro esistevano relazioni intense. Una scuola senza manifesti La critica ha molto dibattuto se questa comunanza di temi, di motivi e di toni sia sufficiente per identificare il Crepuscolarismo come una scuola . In realtà non comparve mai un manifesto o un programma comune (quali invece ebbe un altro movimento coevo e per molti versi opposto, il Futurismo), ma ci furono rapporti interpersonali più o meno intensi fra i diversi esponenti del gruppo, che collaboravano anche, spesso, alle stesse testate. Tali legami, favoriti dall età anagrafica (i Crepuscolari nascono tutti intorno al 1880) e dalla comune estrazione borghese, portano i diversi autori a una simpatia reciproca che li induce a leggersi e a recensirsi a vicenda. Oltre a Torino, città di Guido Gozzano, altri centri dei poeti crepuscolari sono Firenze e Roma. Un movimento in tre città Sul piano geografico sono tre, principalmente, i centri di propulsione e di sviluppo della poesia crepuscolare: Torino, Firenze (con autori provenienti anche da città dell Emilia-Romagna, quali Cesena, Cesenatico e Ferrara) e Roma. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO / 45

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi