Classe di letteratura - volume 3B

20 Oh l orizzonte in fuga, dove s accende rara la luce della petroliera! Il varco è qui? (Ripullula il frangente ancora sulla balza che scoscende ). Tu non ricordi la casa di questa mia sera. Ed io non so chi va e chi resta. 17-18 Oh l orizzonte petroliera!: l orizzonte (e dunque il futuro) pare allontanarsi, insieme alla luce intermittente della petroliera. La luce della petroliera rappresenta forse la labile possibilità di un varco, da cui la domanda seguente (Il varco è qui?). 19 Il varco è qui?: domanda fondamen- tale. Il varco rappresenta la via di salvezza, la possibilità di sottrarsi all usuale corso della vita. 19-20 Ripullula scoscende: le onde del mare si infrangono senza tregua sul rialzo scosceso. 22 non so chi va e chi resta: non so chi è davvero andato e chi davvero è rimasto, chi è morto e chi è ancora in vita. Spiega Montale: «La fanciulla in questione [ ] andò verso la morte, ma io lo seppi molti anni dopo. Io restai e resto ancora. Non si sa chi abbia fatto la scelta migliore. Ma verosimilmente non vi fu scelta . DENTRO IL TESTO Una poesia di passaggio Il varco Tu non ricordi Chi va e chi resta I contenuti tematici La casa dei doganieri dà il titolo a una breve raccolta poetica apparsa nel 1932, dunque a metà dell intervallo tra gli Ossi di seppia (1925) e Le occasioni (1939), di cui è una delle poesie meno recenti. Si tratta in effetti di un componimento cruciale nel passaggio fra la prima e la seconda raccolta. I consueti scenari liguri rimangono, ma spostati sul piano di un recupero memoriale. Nel contempo il tu vocativo non rimanda più a un interlocutore generico o al poeta medesimo, ma a una donna assente, secondo una consolidata tradizione lirica. Come in Leopardi, anche in Montale l illusione amorosa si configura come mezzo per evadere da una realtà sentita come fonte di infelicità. Lo sforzo di tenere in vita un ricordo struggente (cui la poesia accenna soltanto) fa da argine allo spaesamento del poeta e ne attenua la solitudine. L immagine della casa desolata, battuta dai venti, è la trasparente rappresentazione di uno stato d animo. Come un tempo i doganieri, anche il poeta scruta il mare, dove lontana si accende a tratti la luce di una petroliera (vv. 17-18). Sta qui il varco (v. 19), la speranza di una fuga dal corso normale dell esistenza? Oppure il riscatto risiede nel preservare gli affetti dall erosione del tempo che tutto consuma? Il finale non scioglie il dubbio. Montale riprende il tema della ricerca di una smagliatura nel tessuto della quotidianità, presente già negli Ossi di seppia (la «maglia rotta nella rete della lirica In limine), ma lo lega a doppio filo a una figura femminile. Di qui a poco, all orizzonte comparirà il profilo angelico e duro di Clizia. Le scelte stilistiche La frase Tu non ricordi, ripetuta tre volte (nella prima, nella seconda e nella quarta strofa), fa da motivo portante della poesia e suggerisce un confronto con il più celebre appello in versi a una giovinetta scomparsa nel fiore degli anni: «Silvia, rimembri ancora / quel tempo della tua vita mortale . Leopardi, però, fa una domanda retorica: la risposta è negativa in quanto Silvia è morta; invece Montale, in qualche modo, fornisce già la risposta, a indicare la lucida certezza della perdita. L appello si risolve nella constatazione di una solitudine irrimediabile. Lo smarrimento del poeta si riflette nei suoi correlativi oggettivi: la bussola [ ] impazzita (v. 8), il calcolo dei dadi che più non torna (v. 9), la banderuola / affumicata (vv. 13-14) che sul tetto gira senza pietà (v. 14). Il dubbio esistenziale si traduce nell antitesi fra dinamismo e immobilità che percorre la poesia senza che uno dei due termini prevalga decisamente sull altro. Dunque troviamo da una parte verbi come attende (v. 3), sostò (v. 5), resti (v. 15), che indicano la ferma resistenza del poeta, dall altra verbi quali entrò (v. 4), sferza (v. 6), va (v. 8), s allontana (v. 12), gira (v. 14), Ripullula (v. 19), che esprimono i violenti attacchi del tempo o, come gli ultimi due, il suo ritorno sempre uguale. L AUTORE / EUGENIO MONTALE / 301

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi