Classe di letteratura - volume 3B

125 130 135 140 145 150 155 160 165 170 31 la ciol: prende. 32 gaverio: avrei. Ernesto sciolse dalla stretta, che si era fatta più forte, la mano divenuta un pò molle e sudata, e la posò timidamente sulla gamba dell uomo. Risalì adagio, fino a sfiorargli appena, e come per caso, il sesso. Poi alzò la testa. Sorrise luminoso, e guardò l uomo arditamente in faccia. Questi sentì uno sbigottimento invaderlo. La saliva gli si era seccata in bocca, e il cuore gli batteva a fargli male. Ma non seppe dire altro che un «El gà capì? che pareva rivolto più a sé stesso che al ragazzo. Ci fu un lungo silenzio, che Ernesto interruppe per il primo. «Gò capì , disse, «ma dove? . «Come dove? , rispose, trasognato, l uomo. Ernesto pareva più sciolto di lui. «Per far le robe che no se devi far , disse, «no bisogna restar soli? . «Certo , rispose l uomo. «E lei dove el volessi che restemo soli? , domandò, sottovoce, Ernesto, che aveva già perso un poco della sua baldanza. «Stasera in campagna. Conosso un logo . «La sera no posso , disse il ragazzo. «Perché? El va a dormir presto? . «Magari podessi! Pico (casco) del sono. Invece me toca andar alle scole serali . «E nol le pol saltar una sera? . «No posso. Me compagna mia mama . «La gà paura che nol vadi? . «No credo; la sa che no ghe digo bugie. Ma la ciol31 el pretesto de compagnarme per far un poco de moto. La vol che studio stenografia e tedesco; la disi sempre che senza el tedesco no se pol far cariera E po in campagna gaverio32 paura . «Paura de mi? . «No. No de lei . «De cossa allora? Se la se vergogna de sti mii vestiti, posso meterme quei de le feste . «Podaria33 passar qualchidun e véderne . «No in quel logo che so mi . «Gaverio paura lo stesso Perché no qua, in sto magazin? . «Ma ghe sè sempre gente. E a venir insieme fora de ora (Ernesto aveva le chiavi del magazzino, e l uomo lo sapeva) se daria sospeto. Per disgrazia, el paron sta proprio de fazada.34 E sua moglie, che la sè più diavolo de lui, la sè sempre a la finestra . «Nol pol cercar un pretesto? Far finta, per esempio, de aver dimenticà qualcossa? Mi, quando che gò de finir un lavor de premura, vegno in ufficio el dopopranzo prima che sia l ora de averzer:35 a le due invece che a le tre. Anche per questo el paron me lassa le ciave. Qualche volta resto solo più de un ora; lei el poderia sempre dir Oh, ecco el caro! . Nel quadrato della porta aperta si videro avanzare prima le teste, poi i corpi di due robusti cavalli da tiro. Indi apparvero il carro ed il carrettiere a piedi, con le redini e la frusta in mano. Prima ancora che i cavalli obbedissero all ordine di fermarsi, un altro uomo, grosso questi e grasso, che era andato a fare il carico, discese con un salto dai sacchi sui quali stava seduto, come un turco, a gambe incrociate, e chiamò, in termini d avvinazzato, il compagno. «Parleremo dopo , disse l uomo al ragazzo, in fretta e con voce roca. Si rimise in testa il fazzoletto, di cui si era liberato durante il dialogo con Ernesto, e s avviò alla fatica che l aspettava. Sotto, le gambe gli tremavano un poco. 33 Podaria: potrebbe. 34 de fazada: qui di fronte. 232 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE 35 averzer: aprire.

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi