Classe di letteratura - volume 3B

Approfondisci TEMI NEL TEMPO DENTRO IL TESTO Letteratura e omosessualità I contenuti tematici Esitazione e coraggio In questo brano il narratore racconta il primo approccio dell uomo (come lo chiama, senza indicarne mai il nome, in tutto il romanzo) al giovane Ernesto, figura che ha diversi tratti in comune con Saba stesso, a partire dal difficile rapporto con la madre e dall assenza del padre. L uomo, attratto da Ernesto, gli rivolge dei complimenti (La sè un bon ragazo [ ] e anca [ ] bel. Cussì bel che sè un piazer guardarla, rr. 51-52; Come se fa a viverghe vizin e a no volerghe ben, rr. 103-104), ma è anche preoccupato di non dichiarare troppo apertamente il proprio interesse nei suoi confronti per i diffusi pregiudizi verso gli omosessuali (Appariva turbato, r. 107; con voce alterata, r. 119). Per parte sua, Ernesto appare dapprima imbarazzato (il ragazzo era diventato rosso ed abbassava la testa, r. 122); poi, superata l esitazione, mostra spavalderia e audacia (Sorrise luminoso, e guardò l uomo arditamente in faccia, rr. 126-127), tanto da suggerire all altro il modo migliore per incontrarsi da soli. La verità dell autore su sé stesso Negli anni in cui viene scritta quest opera l omosessualità è oggetto di forte disapprovazione sociale, al punto che l autore non ha la certezza che il libro venga pubblicato (se questo racconto avrà mai un lettore, r. 8). In una lettera, egli si riferisce a Ernesto con queste parole: «Quello che ho scritto è così bello, così incantevolmente bello . La frase è stata così commentata dallo scrittore Alberto Moravia: «In queste parole noi pensiamo che bisogna leggere piuttosto l esaltazione di chi è riuscito a vincere sé stesso e a debellare con la verità un antico tabù, che l autocompiacimento ingenuo di un artista. Se la frase viene modificata così quello che ho scritto è così vero, così coraggiosamente vero le parole di Saba diventano oltre che più commoventi anche più significative. Diventano, cioè, una chiave per capire il libro . L opzione dialettale tra realismo e intento liberatorio Le scelte stilistiche Ambientato a Trieste, Ernesto è fortemente radicato nei luoghi e nell epoca in cui si svolgono le vicende, e restituisce un ritratto realistico del mondo del lavoro e delle inquietudini politico-sociali che attraversano la città in quegli anni. Il ricorso al dialetto, soprattutto nei dialoghi, è coerente con un intento di resa fedele dell atmosfera, sebbene non abbia soltanto una funzione realistica. Il realismo di Saba, infatti, non è di tipo mimetico o veristico; lo mostra la caratterizzazione di Ernesto, che per l innocenza, la disponibilità e la libertà di cui dà prova caratteristiche che risultano improbabili «in una città come Trieste alla fine dell Ottocento e in un clima culturale fondamentalmente sessuofobico (Gnerre) rimane sostanzialmente fuori dalla Storia e dalla società. Il dialetto è inoltre lo strumento grazie al quale Saba è riuscito a trattare argomenti considerati scabrosi e a superare il secolare tabù relativo alla rappresentazione letteraria dell omosessualità. Esso assume quindi, in questo romanzo, un profondo valore liberatorio. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Come sono descritti fisicamente i protagonisti? 2 Quale aspetto tipico dell adolescenza viene sottolineato nella descrizione del ragazzo? 3 Di che cosa si rammarica l uomo? perché? ANALIZZARE 4 Da quali atteggiamenti si intuiscono l emozione e l agitazione dell uomo? 5 Individua i commenti del narratore a proposito del protagonista. In quali emerge una certa ironia? INTERPRETARE 6 Da che cosa ti sembra che Ernesto sia spinto verso l uomo? Motiva la tua risposta. DIBATTITO IN CLASSE 7 Il romanzo Ernesto narra la storia di un esperienza omosessuale e probabilmente anche per questo Saba si rifiutò di pubblicarlo. Ritieni che ancora oggi testi che tocchino quest argomento siano da considerare scabrosi e scandalosi? Che cosa è cambiato, da allora? Discutine in classe. L AUTORE / UMBERTO SABA / 233

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi