T8 - San Martino del Carso

San Martino del Carso / T8 / Il porto sepolto / La distruzione del paesaggio interiore e di quello esteriore / Un paese e il cuore del poeta: entrambi sono devastati, il primo dall artiglieria, il secondo dalla pena e dallo sconforto per i compagni perduti. METRO Versi liberi. Valloncello dell Albero Isolato* il 27 agosto 1916 Audio Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro LETTURA 5 10 Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto Ma nel cuore nessuna croce manca il mio cuore il paese più straziato * Valloncello dell Albero Isolato: questa località prende il nome da un gelso che sorgeva in un area di asperrime battaglie tra l esercito austro-ungarico e quello italiano. Esso serviva da riferimento altime- trico per le operazioni nei pressi del monte San Michele. 1 queste case: sono quelle, appunto, del paese di San Martino del Carso. 4 brandello di muro: quasi che il muro sia carne viva. 6 mi corrispondevano: avevano legami di affetto con me. 8 neppure tanto: neppure quei brandelli che invece sopravvivono dei muri. DENTRO IL TESTO Le case e gli uomini I contenuti tematici La lirica è tutta giocata su una tragica corrispondenza: l annientamento di un paese devastato dalla guerra si riflette nel cuore (v. 9) di Ungaretti, anch esso dilaniato. I due piani, quello esterno e quello interiore, subentrano l uno all altro: alla desolazione del borgo, antropomorfizzato come un cadavere dalla carne strappata (si veda l immagine metaforica del brandello di muro, v. 4), segue quella del cuore del poeta, ridotto anch esso a un cumulo di macerie e a disadorno luogo del lutto, dove si custodisce il ricordo dei defunti. Portato in patria come reliquia dai soldati ungheresi e poi dimenticato nei depositi di un museo a Szeged, il gelso di Ungaretti è tornato in Italia in occasione di una mostra allestita a San Martino del Carso nel 2013. L AUTORE / GIUSEPPE UNGARETTI / 151