Classe di letteratura - volume 3B

IN BREVE prime prove ungarettiane si giovano chiaramente dei modi propri del Futurismo e assecondano il suo invito a superare le convenzioni espressive tradizionali: il rifiuto della punteggiatura, della sintassi e della metrica tradizionali; il predominio della metafora e della stessa analogia; gli espedienti grafici e tipografici assunti in funzione lirica. Tale innegabile influenza si stempera però nei successivi sviluppi della poetica di Ungaretti, in virtù del bisogno di concretezza e di essenzialità, della tendenza al canto che traspare nell insistito gioco delle sillabe e delle allitterazioni, e soprattutto del potere evocativo che egli assegna alla parola. Se, dunque, le avanguardie aprono la strada alla frammentazione, con Ungaretti la tendenza si complica e si approfondisce significativamente: non basta infrangere i legami fra le parole, dissolverle in una libertà senza vincoli sintattici e grammaticali; occorre isolarle e lasciarle vivere nel vuoto della pagina recuperandone il significato e la meraviglia che nei rumori caotici della quotidianità finiscono per andare perduti. Dalla poesia simbolista, e in particolare da quella di Mallarmé, Ungaretti apprende la necessità di scavare dentro i vocaboli, facendone riemergere la limpidezza e svelando il loro il valore assoluto. In altre parole, si tratta di concedere ai termini una patina indefinita e, al tempo stesso, sublime, restituendo dignità a «una parola in stato di crisi , facendole assumere il significato primigenio, rendendola sintetica fino a sfiorare il silenzio. La ricerca dell essenziale dà alla parola una valenza magica. Il valore della parola La parola lirica banalizzata dai Crepuscolari, caricata di sfrenato vitalismo dai Futuristi, frammentata dai vociani riacquista così una nuova valenza magica, in grado di cogliere il minuscolo e prezioso nucleo di senso contenuto nella vita umana. Nel testo conclusivo della sua raccolta d esordio, Ungaretti descrive la poesia come «la limpida meraviglia / di un delirante fermento : ogni singola parola «scavata è nella mia vita / come un abisso (Commiato, T9, p. 155). Quanto più si libera delle relazioni (grammaticali e logiche), tanto più la parola assume rilievo in sé e per sé: sillabata, staccata in pause, sospesa tra i bianchi della pagina, essa può illuminare verità profonde e cogliere l «inesauribile segreto che riposa al fondo delle esistenze umane. Ciò spiega la crescente ricerca di essenzialità, che possiamo notare attraverso le varianti dei singoli componimenti, i quali si presentano, redazione dopo redazione, sempre più asciutti, quasi scarnificati . Filippo Tommaso Marinetti, Les mots en liberté futuristes (particolare), Edizioni Futuriste di poesia, Milano, 1919. L AUTORE / GIUSEPPE UNGARETTI / 129

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi