Palestra di scrittura

VERSO L ESAME DI STATO Figure di COSTRUZIONE Figure di SUONO e RITMO Figura retorica 174 Definizione Esempio Allitterazione Ripetizione, esatta o approssimativa, spontanea o ri- di me medesmo meco mi cercata, di lettere o sillabe, di solito iniziali, di due o più vergogno (F. Petrarca, Canvocaboli successivi. zoniere, I, v. 11). Anadiplosi Ripetizione dell ultima parte di un segmento sintatti- «E guerra e morte . // co (prosa) o metrico (verso) nella prima parte del seg- «Guerra e morte avrai (T. mento successivo. Tasso, Gerusalemme liberata, XII, ott. 52-53). Assonanza Forma di rima imperfetta, consistente nel chiudere due o più versi successivi con parole contenenti le stesse vocali a partire da quella accentata fino alla fine, mentre le consonanti sono diverse (ma per lo più di suono simile). Laudato si , mi Signore, per sora nostra matre terra, / la quale ne sustenta et governa, / et produce diversi fructi con coloriti flori et herba (Francesco d Assisi, Cantico delle creature, vv. 20-22). Consonanza Forma di rima imperfetta, consistente nel chiudere due o più versi successivi con parole contenenti le stesse consonanti a partire dalla vocale finale accentata (mentre le vocali sono diverse). fra le piante / dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti (E. Montale, I limoni, vv. 2-3). Omoteleuto Artificio consistente nella terminazione uguale, sia per Ma sedendo e mirando, invalori fonici (rima o assonanza) sia per valori metrici o terminati / spazi (G. Leoritmici (uguale clausola), di membri del periodo simme- pardi, L infinito, vv. 4-5). tricamente contrapposti. Onomatopea Modo di arricchimento delle capacità espressive della Veniva una voce dai camlingua mediante la creazione di elementi lessicali che pi: / chiù (G. Pascoli, L asvogliono suggerire acusticamente, con l imitazione fo- siuolo, vv. 7-8). netica, l oggetto o l azione significata; può consistere in un gruppo o in una successione di gruppi fonici (brrr, crac, bau bau, tic tac), in una serie di sillabe in unità grafica (patapùm, chicchirichì), o anche in una successione di più complesse unità ritmiche (costituendo in tal caso un accorgimento retorico detto armonia imitativa ). Paronomasia Detta anche annominazione, è l accostamento di due parole simili nel suono ma distanti nel significato; lo scopo è di creare una tensione semantica fra le voci coinvolte. anzi mpediva tanto il mio cammino, / ch i fui per ritornar più volte vòlto (Dante, Inferno, I, vv. 35-36). Anacoluto Costrutto sintattico consistente nel susseguirsi di due costruzioni diverse di uno stesso periodo, la prima delle quali resta incompiuta, mentre la seconda porta a compimento il pensiero. Più genericamente, qualsiasi costrutto in cui non viene osservata la sintassi normale. mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch io nacqui per lui (N. Machiavelli, Epistolario). Anafora Ripetizione, in principio di verso o di proposizione, di Quando la rosa ogni suo una o più parole con cui ha inizio il verso o la proposi- foglia spande, / quando è zione precedente. più bella, quando è più gradita (A. Poliziano, Rime, CII, 24-25). Anastrofe Consiste nell inversione dell ordine delle parole all in- di stare insieme crescesse l terno di un verso, allo scopo di ottenere particolari ef- disio (Dante, Guido, i vorrei fetti di suono oppure dare rilevanza a un termine. che tu e Lapo ed io, v. 8).

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