Palestra di scrittura

la tipologia a Figure di COSTRUZIONE Figura retorica Definizione Esempio Asindeto Mancanza della congiunzione fra due o più termini in di qua, di là, di giù, di sù stretta coordinazione. li mena (Dante, Inferno, V, v. 43). Chiasmo Accostamento di due membri concettualmente paralle- Le donne, i cavallier, l arli, in modo però che i termini del secondo siano disposti me, gli amori (L. Ariosto, nell ordine inverso a quelli del primo (posizione incro- Orlando furioso, I, ott. 1). ciata), così da interrompere il parallelismo sintattico. Climax Detto anche gradazione o gradazione ascendente, consiste nel passare da un concetto all altro, o nel ribadire un concetto unico con vocaboli sinonimi via via più efficaci e intensi, o più genericamente nel disporre i termini di una frase in ordine crescente di valore e di forza. Quivi sospiri, pianti e alti guai / risonavan per l aere sanza stelle (Dante, Inferno, III, vv. 22-23). Ellissi Omissione, in una proposizione, di uno o più elementi che si possono sottintendere (per esempio, un verbo) conferendo all enunciato maggior concisione ed efficacia. E alto, in cielo, scheletri di faggi / [appaiono] come sospesi, e sogni di rovine / e di silenziosi eremitaggi (G. Pascoli, Nella nebbia, vv. 7-9). Figura etimologica Accostamento di due parole aventi la stessa radice. Ri- e luce altra non c è tanto entra nella famiglia delle paronomasie, vale a dire di lucente (L. Ariosto, Orlanquelle espressioni che, poste nello stesso segmento do furioso, II, ott. 56). discorsivo, si richiamano per affinità di forma, ma se ne differenziano per lievi mutamenti dell espressione in grado così di creare inediti e inattesi circuiti di senso. Iperbato Separazione di due parole strettamente connesse dal punto di vista sintattico mediante l inserzione di una o più parole, in modo da determinare un ordine inconsueto o irregolare degli elementi della frase, con particolari effetti di suggestione poetica. et quel che n altrui pena / tempo si spende (F. Petrarca, Canzoniere, CXXVIII, vv. 106-107). Pleonasmo Espressione sovrabbondante, che consiste in una o più parole grammaticalmente o concettualmente non necessarie. Il pleonasmo, che non implica una violazione di regole grammaticali, è frequente nel linguaggio familiare e non è raro nella lingua letteraria. Egli è vero che io ci sono suto giuntato (N. Machiavelli, La mandragola, atto III, scena IX). Poliptoto Ripetizione di una parola già usata a breve distanza, Cred io ch ei credette ch io modificandone il caso (o, nelle lingue non flessive, la credesse (Dante, Inferno, funzione sintattica), il genere, il numero, il modo e il XIII, v. 25). tempo. Polisindeto Ripetizione della congiunzione tra più periodi, proposi- e mangia e bee e dorme e zioni o membri di proposizione fra loro coordinati. veste panni (Dante, Inferno, XXXIII, v. 141). Zeugma Rapporto di più membri coordinati e paralleli di una parlar e lagrimar vedrai frase a un unico elemento che, in astratto, dovrebbe insieme (Dante, Inferno, essere ripetuto per ciascuno di essi. In particolare z. è XXXIII, v. 9). riferito a quei casi in cui l elemento cui devono essere ricondotti i diversi membri della frase non si adatta perfettamente a ciascuno di essi, producendo così un incoerenza semantica o sintattica. I vari tipi di zeugma sono specie del fenomeno più generale dell ellissi. 175

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