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COME SCELGO LE PAROLE GIUSTE? solo significato sono termini tecnici (per esempio dacriocisti, la sacca lacrimale dell occhio, tratta dal campo semantico dell anatomia); il rapporto tra connotazione e denotazione e l uso figurato delle parole: il primo significato di una parola che troviamo nel dizionario è quello letterale (connotazione), descrittivo; seguono quelli figurati (denotazione): fiore può essere parte di una pianta che contiene gli organi della riproduzione e, per estensione, pianta coltivata per i fiori che produce ma anche la parte migliore. L uso figurato è assai utilizzato: Non fare l orso (per dire non essere scontroso ); sinonimia e antinomia: come attestano i numerosi dizionari dei sinonimi e contrari, esistono parole che hanno accezioni più o meno simili (sinonimi) e parole che significano il contrario di altre (antonimi). Ma due termini non significano sempre esattamente la stessa cosa (arrabbiato e furioso per esempio hanno gradi di intensità diversa: arrabbiato minore, furioso maggiore). Per quanto riguarda gli antonimi, essi non sono disponibili per le parole che indicano, per esempio, i colori (non c è un contrario di verde, esistono solo altri colori e sfumature particolari di verde); iperonimia, iponimia, collocazioni: trovare la parola giusta significa anche sapere che esistono parole di significato più ampio (iperonimi) e parole di significato più ristretto (iponimi), come nel rapporto mobile/tavolo, sedia, armadio. Sta a noi scegliere di volta in volta se è più corretto ed efficace utilizzare l iperonimo o l iponimo. Molto importante è anche il tema delle collocazioni: parole che spesso stanno insieme danno luogo a espressioni frequenti, veri e propri mattoni preconfezionati della lingua, come: attaccare discorso, chiudere la discussione; regionalismi e gerghi: quando si scrive in un registro medio o medio-alto è bene evi- tare regionalismi, cioè parole utilizzate solo in determinati spazi geografici, ed espressioni gergali, cioè utilizzate in un ristretto gruppo di persone che non vogliono essere comprese da altri. Il motivo è molto semplice: si rischia di non far capire il messaggio. Barosola in romagnolo indica i residui lasciati sulla bocca dal cibo, specie dai dolci mangiati con gusto; mi cangura nel gergo giovanile significa: La questione non mi riguarda. Sono espressioni estremamente affascinanti, che potrebbero essere al centro di un testo scolastico o di un articolo, ma che non possono entrarvi senza ulteriori spiegazioni. Alcuni regionalismi e parole gergali nondimeno sono entrati nella lingua italiana per via della loro diffusione ampia, come cassata (dolce siciliano) o colpo (furto nella lingua della malavita). RICORDA Il tuo migliore alleato nella scelta delle parole è il dizionario della lingua italiana. Il dizionario segnala infatti i diversi significati delle parole, il tipo di registro al quale appartengono, gli usi metaforici, le espressioni che si utilizzano abitualmente. Consultalo sempre quando incontri una nuova parola e quando hai incertezze sul significato di un termine che vuoi utilizzare. Uno strumento importante per scrivere nel registro medio è il Gradit, Grande dizionario della lingua d uso, che raccoglie appunto tutte le parole usate nella lingua italiana. Una versione online ridotta è disponibile al link https://dizionario.internazionale.it. 41

Quaderno di scrittura
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Antologia primo biennio