T10 La vecchia nutrice riconosce Odisseo (libro XIX, vv.

T10 Audio LETTURA La vecchia nutrice riconosce Odisseo TRATTO DA Odissea, libro XIX, vv. 386-490 Felice Giani, Euriclea riconosce Odisseo, fine XVIII secolo. Dopo l incontro con il cane Argo, il mendicante, alias Odisseo, è ricevuto al palazzo di Itaca dove chiede ospitalità. A Penelope, che gli chiede notizie sul marito, riferisce di averlo conosciuto a Creta e la rassicura sul suo ritorno. Secondo le norme dell ospitalità, la donna incarica allora la fedele nutrice Euriclea di lavare i piedi allo straniero, che le ha recato informazioni così incoraggianti. 390 395 400 Disse così, e la vecchia prese il bacile lucente, in cui lavava i piedi, vi versò molta acqua fredda e aggiunse poi quella calda. Odisseo sedeva discosto dal focolare, e d un tratto si volse alla tenebra: subito temette nell animo che nel toccarlo notasse la sua cicatrice e si scoprisse ogni cosa. Lavava il padrone accostandosi e riconobbe all istante la ferita che gli inferse il cinghiale col bianco dente, quando andò sul Parnaso, da Autolico e i figli, dal nobile nonno materno, che spiccava tra gli uomini per ladrocinio e spergiuro: glieli diede il dio stesso Ermete, al quale bruciava cosci graditi di agnelli e capretti, e che lo scortava benevolo. Arrivando nel ricco paese di Itaca, Autolico aveva trovato il figlio neonato di sua figlia; sui ginocchi Euriclea glielo pose, quando egli finì la sua cena, gli rivolse la parola, gli disse: «Autolico, trova ora tu un nome da imporre al figlio caro di tua figlia: fu tanto agognato da te . 386. Disse così: il soggetto è il mendicante, che ha appena confermato a Euriclea che anche altre persone hanno notato una somiglianza fisica tra lui e Odisseo, come ha appena fatto anche lei. bacile lucente: recipiente impiegato per cuocere i cibi o per lavarsi. Essendo fatto di bronzo, rifletteva la luce del fuoco acceso per scaldare l acqua. 393. col bianco dente: con la zanna bianca (epiteto formulare). 394. Parnaso: monte della Beozia, regione della Grecia centrale, consacrato al culto del dio Apollo e delle nove Muse. Autolico: figlio di Ermes e nonno materno di Odisseo in quanto padre di sua madre Anticlea. Il suo nome in greco fa pensare a lupo in persona o proprio il lupo , chiara allusione alla sua furbizia e avidità. 396. spergiuro: violazione di giuramento. 396-397. glieli Ermete: fu Ermes, dio del commercio, protettore dei ladri e degli imbroglioni, a dare tali caratteristiche (ladrocinio e spergiuro) ad Autolico. 283

La luce del futuro - volume C
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Epica