La luce del futuro - volume B

I generi UNIT 2 La poesia dei luoghi ai quali in genere i lampi si accompagnano, e la metonimia del nero di nubi (v. 6). Solo alla fine della prima strofa, dopo aver insistito su sensazioni visive, Pascoli introduce una lieve notazione sonora, la voce dell assiuolo che dai campi fa sentire il proprio richiamo, chiù... L eco di un dolore Altri suoni cadenzati vengono a sommarsi nella seconda strofa: il cullare del mare (v. 11), il cui ondeggiare viene imitato musicalmente dalla ripetizione della desinenza -are, e il fru fru tra le fratte (v. 12). Nel cuore del poeta, che li filtra, questi rumori si traducono in un sussulto, com eco d un grido che fu (v. 14): probabile allusione all evento che segnò la sua esistenza, ovvero l agguato in cui il padre perse la vita. L angoscia che si percepisce conosce un crescendo sottolineato dal ripetersi del suono chiù, che da semplice voce (v. 7) diventa singulto (v. 15), per poi trasformarsi nell ultima strofa in un misterioso pianto di morte (v. 23). Il fonosimbolismo, ovvero la creazione di parole ed espressioni che riproducono i suoni della natura, acquisisce così un senso tragico. Il cupo e ossessivo richiamo dell assiuolo assurge infatti a sinistro messaggio funebre, come traspare più chiaramente nei versi finali della poesia. Le porte dell aldilà Nell ultima strofa l osservazione di normali fenomeni naturali si fa minuta. Con acutissima sensibilità il poeta considera prima il vento notturno che fa oscillare le cime degli alberi (vv. 1718), poi i fruscii prodotti dalle ali delle cavallette, paragonati con una raffinata allitterazione a finissimi sistri d argento (v. 20). Cade qui, al capo opposto della poesia, il secondo punto interrogativo dopo quello iniziale: quale significato ha quel tintinnio? forse chiamato ad aprire invisibili porte (v. 21), in grado di mettere in comunicazione il poeta con i propri cari defunti? Il riferimento ai sistri, strumenti legati al culto della dea egizia dei morti Iside, lo lascia credere. Ma anche questa domanda resta senza risposta, come fanno intendere i puntini di sospensione (v. 22). Il chiù dell assiuolo ribadisce l unica realtà certa e incontrovertibile che incombe sul poeta, così come su ogni uomo: la morte. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE PARLARE E SCRIVERE BENE 1. Strofa per strofa. Rielabora in un sintetico testo de- 7. Verbi onomatopeici. Numerosi verbi che esprimono scrittivo il contenuto di ciascuna delle tre strofe (2-3 righe per strofa). il verso degli animali hanno origine onomatopeica: collega verbo e animale. 2. Un inquietante onomatopea. Che cosa significa il a) Garrire 1) Pulcino monosillabo chiù posto in conclusione delle tre strofe? b) Guaire 2) Cicala c) Pigolare 3) Rondine d) Ululare 4) Gufo e) Frinire 5) Tordo f) Bubolare 6) Lupo 3. Nel cuore. Che cos è il sussulto che il poeta sente, al v. 13? ANALIZZARE E INTERPRETARE 4. Oltre le apparenze. Perché la lirica non può essere g) Zirlare 7) Cane considerata un esempio di realismo poetico? 5. Il significato dei suoni. Quali elementi tipici del fonosimbolismo pascoliano puoi trovare nel testo? Quale effetto determinano? 6. Figure retoriche. I vv. 11-13 iniziano con lo stesso verso. Di quale figura retorica si tratta? 144 SCRIVERE PER 8. TRASFORMARE IL TESTO LETTERARIO Prova a ribaltare la situazione descritta da Pascoli e a trasformare quest alba in un tramonto altrettanto inquietante (massimo 15 righe).

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro