L’ARTE ETRUSCA

CITTÀ E NECROPOLI

l’arte di abitare il mondo terreno e l’aldilà

Gli Etruschi sono abili artigiani, commercianti e navigatori e, come i Greci, organizzano il territorio in città-stato. Grande importanza ha l’architettura delle città e delle necropoli, le “città dei morti”.

I centri urbani

Le città etrusche sorgono in posizione strategica: in prossimità di corsi d’acqua e sulle alture per poter controllare il territorio.

Un reticolo di strade che si incrociano ad angolo retto le divide in isolati e individua le aree destinate alle residenze, al potere politico, ai riti religiosi e al commercio.

Potenti mura realizzate in blocchi di pietra assicurano la difesa dagli attacchi nemici, mentre eleganti porte ad arco consentono di accedere all’interno della città.

Proprio l’uso diffuso dell’arco a tutto sesto caratterizza l’architettura etrusca, come testimonia la  Porta dell’Arco a Volterra.

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Il tempio

Gli Etruschi sono molto religiosi. Per edificare i templi dedicati alle proprie divinità usano soprattutto legno e mattoni crudi: ecco perché questi edifici non sono arrivati fino ai nostri giorni. I modellini di templi lasciati nelle tombe e le ricerche storiche e archeologiche ci aiutano però a ricostruirne le forme.

Il tempio etrusco poggia sempre su un alto basamento in pietra; l’accesso avviene attraverso il prònao, un portico sorretto da colonne. La cella, lo spazio dedicato al culto della divinità, si trova nella parte posteriore.

Molti sono gli elementi in terracotta dipinta utilizzati nella decorazione: le antefisse, poste alla fine delle travi, e gli acroteri, posti ai lati del frontone e sul colmo del tetto.

PROVACI TU!

UN’ANTEFISSA DI FANTASIA

Le antefisse sono speciali tegole di terracotta che servono a proteggere dall’acqua le parti in legno della copertura del tetto e spesso rappresentano un volto umano o mostruoso, forse per allontanare le forze maligne.

Osserva questa Testa di Gorgone, antefissa etrusca risalente al VI secolo a.C.: rappresenta un essere capace di tramutare in pietra chiunque la guardi negli occhi.

Prova a completare il volto della Gorgone seguendo la tua creatività: scarica dalle risorse digitali il modello dell’antefissa.

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La tomba, una casa per l’eternità

Le più importanti testimonianze della civiltà etrusca in architettura e in pittura sono le tombe.

Gli Etruschi, infatti, credono nella vita dopo la morte e costruiscono nei pressi dei loro centri urbani delle vere e proprie città per i morti, con tanto di piazze, vie e incroci: sono le necropoli.

Le sepolture assomigliano spesso a delle case, sia nella struttura sia nell’arredo: al loro interno sono scolpiti o dipinti porte, finestre, mobili e utensili; inoltre viene deposto un corredo di oggetti utili alla vita di ogni giorno. Probabilmente si crede che il defunto li utilizzerà nell’aldilà. A seconda del periodo, dell’importanza del defunto e del rito funebre utilizzato, esistono varie tipologie di tombe.

Le  tombe ipogee sono costituite da uno o più ambienti sotterranei cui si accede tramite un corridoio (drómos).
Nelle  tombe a tumulo, una collinetta di terra ricopre una sorta di cupola che poggia su uno zoccolo circolare in blocchi di pietra (tamburo).
Le  tombe a edicola, somiglianti a un tempietto, sono caratterizzate da un unico vano coperto da un tetto a due falde.

Le pitture tombali

Le pareti delle tombe ipogee sono decorate con scene di vita quotidiana allegre e piene di movimento: riproducono banchetti, animali, giochi e danze. I colori sono accesi e luminosi e la linea nera di contorno fa risaltare le immagini dal fondo.

Nella  Tomba dei Leopardi, sotto gli animali che le danno il nome, è raffigurato un grande banchetto all’aria aperta: uomini e donne sono sdraiati a mangiare e conversare su divani chiamati klínai (termine di origine greca), mentre servitori nudi versano il vino dalle brocche.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi