LE FORME FLUIDE DI GEHRY
L’architetto canadese-statunitense Frank Gehry (Toronto, Canada, 1929) realizza opere totalmente originali e fantasiose.
I suoi edifici si caratterizzano per l’impiego di nuovi materiali e di moderne tecnologie, ma soprattutto per l’abbandono delle superfici piane e degli angoli retti a favore di linee ondulate.
A Bilbao, città nel Nord della Spagna, progetta il ▶ Museo Guggenheim. L’edificio, affacciato sulla riva del fiume Nervion, è composto da una serie di volumi, per lo più definiti da superfici curve, che sembrano incastrarsi tra loro. La struttura è realizzata in pietra calcarea rivestita con sottili lastre di titanio, un metallo che riflette ciò che lo circonda e crea continue variazioni di luce.
Il museo sembra una grande scultura astratta, le cui linee fluide richiamano le acque del fiume.
Per creare questa complessa composizione architettonica, Gehry ha prima costruito modelli in carta e in legno di varie dimensioni. Una volta perfezionate le forme delle varie parti dell’edificio, ha utilizzato un software messo a punto per l’industria aerospaziale, che gli ha permesso di misurare ogni punto delle superfici curve. Infine, con i dati acquisiti dal computer, ha prodotto un modello definitivo, utile a calcolare la dimensione delle strutture e tagliare automaticamente i materiali da costruzione.