L’ARTE AI NOSTRI GIORNI

L’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA

tecnologia, uomo e ambiente

A partire dal secondo Novecento si sviluppano molte correnti architettoniche accomunate dall’uso di nuove tecnologie e dall’attenzione all’ambiente.

UNA NUOVA CUPOLA PER IL REICHSTAG DI BERLINO

Dalla fine degli anni Sessanta si costruiscono edifici caratterizzati da strutture di acciaio lasciate a vista e da rivestimenti trasparenti. Questo tipo di architettura, che riflette i progressi della scienza e della tecnologia, sperimenta anche nuovi materiali e innovative tecniche costruttive, ottenendo i migliori risultati in grandi edifici come aeroporti, stazioni e centri commerciali.

Uno dei massimi esponenti dell’“architettura tecnologica” è Norman Foster (Stockport, Regno Unito, 1935). È suo il progetto per il recupero dell’edificio e della  Cupola del Palazzo del Reichstag a Berlino, sede del parlamento tedesco. Costituita da uno scheletro in acciaio e vetro, la cupola di Foster racchiude due rampe a forma di elica che permettono di raggiungere il punto più alto e panoramico, ed è conclusa da un’apertura circolare che ricorda quella del Pantheon a Roma (p. 104). Da questo oculo parte un grande cono rovesciato composto da 360 specchi che, scendendo verso la sottostante aula del parlamento, vi convoglia la luce naturale. Dietro i vetri specchianti un impianto recupera il calore dell’aria che esce e la riutilizza per il riscaldamento dell’edificio.

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RENZO PIANO: UN LUOGO PER LA MUSICA

I progetti dell’architetto Renzo Piano (Genova, 1937) uniscono l’uso di tecnologie avanzate a una grande attenzione per il contesto e per il comfort. Proprio per questo i suoi edifici non seguono uno stile unico, ma sono tutti diversi, in quanto legati a luoghi e culture differenti.

A Roma realizza l’ Auditorium Parco della Musica, un complesso destinato a ospitare eventi musicali e culturali. Il progetto prevede tre grandi sale, che Piano crea come tre costruzioni indipendenti, in modo che anche lo spazio fra queste diventi luogo d’incontro.

Le sale hanno la forma di grandi gusci capaci di risuonare come casse armoniche di strumenti musicali. Lo spazio fra i tre edifici è occupato da un anfiteatro all’aperto, utilizzabile per le rappresentazioni e i concerti.

Alcuni dei materiali impiegati sono quelli tipici della tradizione romana antica, come il travertino e il mattone, altri sono scelti per le loro proprietà relative alla diffusione del suono, oltre che per il loro aspetto.

Le tre sale sono isolate acusticamente da un rivestimento esterno in lastre di piombo, mentre all’interno il legno amplifica il suono, proprio come avviene negli strumenti musicali.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi