L’ARTE ci parla di... SOCIETÀ

Arte e social: il caso Ai Weiwei

un artista connesso

Negli ultimi decenni, l’arte e gli artisti sono diventati sempre più “social”. Anche Ai Weiwei dal 2005 utilizza Internet per comunicare e interagire con il suo pubblico in tutto il mondo, riuscendo ad aggirare le restrizioni alla rete applicate dalla Cina. L’artista usa la tecnologia come strumento creativo per realizzare registrazioni audio, video e fotografie; poi condivide via web i suoi progetti per stimolare le persone a riflettere sui problemi politici e sociali.

un simbolo della libertà di espressione

Nel 2011 l’artista viene arrestato in Cina con l’accusa di evasione fiscale. La notizia fa subito il giro del mondo e molti pensano che il vero motivo dell’arresto sia politico, ma il governo cinese smentisce prontamente. Dopo 81 giorni, Ai Weiwei viene liberato, ma per un anno non può utilizzare il passaporto né i social.

Al termine della sua reclusione realizza  The animal that looks like a llama but is actually an alpaca (“L’animale che sembra un lama ma in realtà è un alpaca”), una carta da parati che, osservata con attenzione, mostra un motivo decorativo composto dall’uccellino, simbolo di Twitter, unito alle telecamere di sorveglianza e alle manette. Il titolo allude alla tecnica impiegata dai cinesi su Internet per evitare la censura attraverso l’utilizzo di sinonimi, errori di battitura e caratteri dell’alfabeto latino.

COMPETENZE IN GIOCO

  • In gruppo progettate una campagna di comunicazione su un problema per voi importante. Dopo avere individuato il tema, confrontatevi e create un elenco di suggerimenti utili alla soluzione del problema. Create infine la vostra campagna realizzando foto o disegni da pubblicare sul giornalino scolastico, su manifesti o sul sito della scuola.

Storie della Storia dell’arte - volume B
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Dalle origini a oggi