IL SECONDO NOVECENTO

LA LAND ART

il paesaggio si fa arte

Negli anni Settanta alcuni artisti sensibili ai temi dell’ecologia e del rapporto col paesaggio decidono di lavorare con la natura e nella natura.

i disegni sull’acqua di smithson

Le opere di Land Art sono interventi sul territorio, realizzati con materiali naturali, come terra, rocce o rami di alberi. Le opere, sempre di grandi dimensioni, possono essere destinate a durare poco tempo; in questi casi ne resta traccia nelle fotografie o nei video.

In altri casi, possono modificare il paesaggio in maniera permanente, come fa  Spiral Jetty, un intervento realizzato dall’artista statunitense Robert Smithson (Passaic, 1938 - Amarillo, 1973). Utilizzando rocce e terra presenti nella zona, Smithson crea una specie di molo a forma di spirale sulle rive di un lago nel Nord degli Stati Uniti. L’opera cambia nel tempo al variare delle stagioni e del livello dell’acqua, fino a scomparire e poi riemergere.

GLI IMPACCHETTAMENTI DI CHRISTO E JEANNE-CLAUDE

I coniugi Christo Javašev (Gabrovo, Bulgaria, 1935 - New York, 2020) e Jeanne-Claude Denat de Guillebon (Casablanca, 1935 - New York, 2009), noti semplicemente come Christo e Jeanne-Claude, non intervengono solo sul paesaggio naturale, ma anche su monumenti celebri ricoprendoli per un certo periodo di tempo sotto grandi teloni.

L’ Impacchettamento del Pont-Neuf ha celato alla vista il ponte più antico di Parigi, senza limitarne l’utilizzo.

L’idea alla base è quella di “nascondere per valorizzare”: gli edifici impacchettati appaiono infatti come grandi sculture e si possono cogliere meglio le loro forme. Inoltre, poiché l’assenza di “qualcosa” fa sentire la sua mancanza, al termine dell’intervento il pubblico tornerà ad apprezzare con maggiore attenzione il monumento prima nascosto.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi