IL SECONDO NOVECENTO

LA VIDEO ART

suoni e immagini in movimento

Negli anni Sessanta la tecnologia del video diventa un mezzo espressivo per gli artisti.

UNo STRUMENTO rivoluzionario: LA VIDEOCAMERA

Già nella prima metà del Novecento alcuni artisti, incuriositi dalle nuove tecnologie, iniziano a realizzare filmati, ma è solo nel 1967 che nasce la Video Art. In quell’anno, infatti, l’azienda di prodotti elettronici Sony mette in commercio Portapak, il primo sistema di registrazione video portatile. La videocamera, alimentata a batteria, può essere trasportata e usata facilmente da una sola persona: alcuni artisti iniziano così a utilizzarla per creare immagini in movimento e riprendere le loro performance.

BILL VIOLA TRA ANTICO E CONTEMPORANEO

Con i progressi della tecnologia, le opere dei video artist diventano sempre più spettacolari. Lo statunitense Bill Viola (New York, 1951) realizza filmati complessi, impiegando attori professionisti, set di ampie dimensioni e troupe cinematografiche. Le sue opere sono proiettate su grandi schermi ad alta definizione, con un effetto ultra slow-motion, cioè molto rallentato, che permette allo spettatore di cogliere le espressioni, le pose e i gesti dei personaggi.

Nel video  Emergence, un giovane dal corpo bianchissimo affiora lentamente da un pozzo, come se stesse nascendo, ma una volta uscito barcolla e cade. Due donne lo sorreggono e lo adagiano a terra, lo coprono con un telo e iniziano a piangere.

L’opera evidenzia il contrasto tra la vita e la morte e prende spunto dal Cristo in pietà di Masolino (p. 234), dove Gesù emerge a mezza figura dal sarcofago, affiancato dalla Vergine e da san Giovanni Evangelista. Bill Viola è infatti profondamente legato all’arte del Rinascimento italiano.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi