LEGGI L’OPERA

ALBERTO BURRI

CRETTO G 1

1975, argilla bianca, bianco di zinco e vinavil su pannello di cellotex, 171×151 cm

CHE COS’È

 Cretto G 1 è un’opera realizzata con un impasto a base di caolino (argilla bianca) e colla vinilica steso su un pannello di cellotex, un materiale industriale composto di trucioli di segatura e colla pressati a caldo. Il risultato è una superficie crettata, cioè spaccata.

CHI L’HA REALIZZATO E PERCHÉ

Eseguito nel 1975 da Alberto Burri, Cretto G 1 fa parte di una serie di opere riunite sotto il nome di Cretti per il loro aspetto (cretto significa “crepa”).

Questa serie testimonia l’interesse dell’artista per gli effetti espressivi della materia.

COM’È FATTO

Per ottenere le crepe sulla superficie, Burri prepara l’impasto facendo molta attenzione alle proporzioni dei diversi materiali impiegati, quindi lo stende sul pannello e lo lascia asciugare.

Affinché gli spacchi risultino distribuiti in modo calcolato e non casuale, l’artista interviene e ne controlla la formazione riscaldando o bagnando la superficie.

Il contrasto tra le zone in ombra, all’interno delle crepe, e le superfici bianche crea un effetto grafico che ricorda quello dei terreni argillosi screpolati e spaccati a causa della siccità; o anche il craquelé, quella particolare crettatura che nel tempo si forma sulla superficie dei dipinti.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi