IL POSTIMPRESSIONISMO

POINTILLISME E DIVISIONISMO

una pittura ottica

Il colore viene scomposto in punti o linee che, osservati a distanza, “ricreano” il disegno, l’unità cromatica e le variazioni di luce.

un approccio scientifico

Nel XIX secolo vengono pubblicati numerosi trattati sulle teorie del colore che già avevano affascinato gli impressionisti. Partendo da queste ricerche, nascono due nuovi movimenti, Pointillisme (Puntinismo) e Divisionismo, che uniscono la creazione artistica all’analisi scientifica, attraverso un lungo lavoro in studio: all’occhio dell’osservatore spetta il compito di ricomporre in forme e volumi i piccoli segni di colore, stesi in modo calcolato gli uni accanto agli altri, accostando i complementari.

I “PUNTINI” DI SEURAT

L’inventore e il primo a sperimentare la tecnica del Pointillisme è il francese Georges Seurat (Parigi, 1859 - Gravelines, Francia, 1891).

Come gli impressionisti, anche Seurat sceglie di raffigurare la società del tempo. In  Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte ritrae un momento di svago lungo le rive della Senna a Parigi. Molte persone siedono o passeggiano su un prato dal colore verde luminoso, proteggendosi dalla luce con eleganti parasoli e cappellini. L’acqua è solcata da barche a vela, canoe e piccoli battelli a vapore.

Il dipinto non rappresenta un’impressione momentanea ma è frutto di un lungo studio, in cui niente è lasciato al caso: né il contrasto tra luce e ombra, che scandisce i piani di profondità; né le forme, semplificate ed esaltate da una decisa linea di contorno. Le figure sono quasi tutte viste di spalle e di profilo, unica eccezione è la donna che cammina al centro insieme alla sua bambina. Le persone appaiono immobili, isolate, e allo stesso tempo solenni nella loro perfezione.

IL DIVISIONISMO DI SEGANTINI

Nel 1891, alla prima Esposizione triennale di Milano, Giovanni Segantini (Arco di Trento, Trento, 1858 - Pontresina, Svizzera, 1899) mostra in pubblico  Le due madri, prima opera del Divisionismo in Italia. Questa corrente, ai punti del Pointillisme, preferisce i tratti lunghi e filamentosi, ma il principio della ricomposizione dell’immagine nell’occhio dell’osservatore è lo stesso.

La scena è ambientata in una semplice stalla rischiarata da una lanterna. Una donna si è addormentata stringendo teneramente il suo bambino tra le braccia, anch’esso abbandonato al sonno. È seduta su uno sgabello, forse lo stesso usato per mungere la mucca che le è accanto. L’animale mangia tranquillamente dalla mangiatoia, mentre anche il suo vitellino riposa.

Le brevi pennellate lineari, che seguono l’andamento delle forme, accostano i colori esaltando gli effetti di luce e dando all’insieme un senso di sacralità. Quella che a una prima impressione potrebbe sembrare una scena di genere, diventa qualcosa di più grande, il simbolo dell’amore universale della maternità.

Storie della Storia dell’arte - volume B
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Dalle origini a oggi