l’Antico Egitto

PIRAMIDI E TEMPLI

per celebrare il faraone e gli dèi

Lungo il Nilo nasce la civiltà egizia: al suo centro c’è la figura del faraone, re e dio sulla Terra. L’architettura è monumentale ed è simbolo del potere, umano e divino.

Le tombe per i dignitari

Il culto dei morti e la certezza di una vita ultraterrena, garantita dalla conservazione del corpo attraverso la mummificazione, portano alla nascita di un tipo di sepoltura imponente destinata a funzionari e sacerdoti: la mastaba. Questo edificio è articolato su due livelli: all’esterno emerge una struttura a forma di tronco di piramide, in genere in pietra, in cui si trovano le stanze per le offerte; sottoterra, invece, è posta la camera di sepoltura, in fondo a un pozzo d’accesso verticale.

Verso la piramide

Poiché il faraone è considerato una divinità, per lui e per la sua famiglia si costruiscono tombe monumentali, le piramidi. La più antica è la  Piramide di Djoser, progettata dall’architetto Imhotep. È una struttura a gradoni che sembra nata sovrapponendo più mastabe e fa pensare a una scala che sale verso il cielo.

Successivamente la piramide avrà pareti triangolari lisce, rivestite da grandi lastre di calcare.

All’interno, lunghi corridoi portano alla camera di sepoltura, posta al centro della costruzione e sormontata da stanze vuote che contrastano il peso e la pressione della struttura.

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La necropoli di Giza

Le  Piramidi di Cheope, Chefren e Micerino si trovano a Giza. La più antica è quella del faraone Cheope, che si fa costruire un’immensa struttura (il perimetro alla base è di quasi 1 km!), accanto alla quale sorgeranno poi quelle del figlio (Chefren) e del nipote (Micerino).

Per realizzare le piramidi servono migliaia di blocchi di calcare, ognuno dei quali pesa più di due tonnellate: uno sforzo necessario per rappresentare il potere divino del faraone e conservarne in modo degno il sarcofago, cioè la cassa decorata che accoglie il suo corpo imbalsamato, e il corredo funerario, ovvero l’insieme di oggetti – spesso preziosi – che accompagnano il defunto nell’aldilà.

Nei pressi del complesso delle piramidi di Giza si erge una sfinge, essere con corpo di leone e testa umana. Per la sua natura divina, questa creatura mitologica è spesso posta a protezione degli ingressi dei templi e delle tombe. Il volto della  Sfinge di Giza, scolpita in un enorme blocco di pietra naturale, è quello del faraone Chefren, che indossa i consueti attributi del potere regale: il nemes, cioè il grande copricapo, e l’urèo, il cobra posto sopra la fronte. La creatura è in posizione accucciata, con le zampe anteriori distese in avanti, a ricordare la sua funzione di guardiana.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi