L’ARTE ci parla di... STORIE NASCOSTE

La nuova Venere di Canova

Nel 1796 Napoleone Bonaparte, ancora generale, è impegnato nella Campagna d’Italia, che vede la Francia rivoluzionaria schierata contro le monarchie europee. Durante una sosta a Firenze, viene accompagnato a visitare la Galleria degli Uffizi, da poco aperta al pubblico. Ammira in particolar modo una Venere al bagno che copre la sua nudità con le braccia, opera ellenistica nota come  Venere de’ Medici.

UN TENTATIVO DISPERATO

La passione di Napoleone per l’arte italiana non sfugge al direttore del museo fiorentino che, prevedendo razzie a seguito della nuova campagna napoleonica in Italia (1800), cerca di sottrarre ai francesi prima del loro arrivo quanti più capolavori possibile, spedendo ben 75 casse di opere d’arte a Palermo, presso la corte amica dei Borbone. In una di esse vi è anche la Venere de’ Medici.

Sforzo inutile, dal momento che nel 1802 la strategia viene scoperta e l’opera segue il destino di tante altre: requisita e trasportata a Parigi, è esposta al Musée Napoléon (cioè il Museo del Louvre).

Una dolorosa perdita per Firenze!

UNA DEGNA SOSTITUTA

Ludovico di Borbone, posto sul trono toscano da Napoleone stesso, commissiona a Canova una nuova statua, simbolicamente chiamata  Venere italica. Lo scultore non si limita a fare una copia dell’originale greco, che ben conosce, ma elabora una nuova Venere: anch’essa pudìca, è colta nel momento in cui esce dall’acqua e copre la sua nudità, ma, a differenza dell’opera antica, si asciuga il corpo con un panno e volge con più decisione la testa di lato, come se un visitatore inopportuno l’avesse sorpresa.

Ironia della sorte, la notorietà di Canova gli assicurerà, qualche anno più tardi, un incarico di grande prestigio: alla caduta di Napoleone, nel 1815, papa Pio VII lo manderà a Parigi a reclamare la restituzione dei tesori rubati in Italia. Un compito che svolgerà così bene che i francesi lo chiameranno monsieur l’emballeur, il “signor imballatore”. È anche grazie alla sua mediazione che la Venere de’ Medici nel 1816 torna a Firenze.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi