Nel Settecento gli artisti fanno ricorso alla camera ottica per ottenere immagini il più possibile fedeli alla realtà.
La camera ottica è una scatola di legno contenente all’interno uno specchio inclinato a 45 gradi: i raggi luminosi 1, che passano attraverso l’obiettivo 2, proiettano su questo specchio l’immagine capovolta 3.
Lo specchio a sua volta riflette l’immagine su un vetro posto sulla parte superiore della camera 4.
Il pittore, appoggiando qui il foglio, può ricalcare l’immagine e creare così una riproduzione perfetta della realtà nella prospettiva e nella resa dei dettagli.