Il gioco nel Cinquecento

Antichi passatempi

Da tempo immemore si è sempre giocato, in particolare con i giochi da tavolo: i Sumeri, ad esempio, si divertivano con il Gioco di Ur, una sorta di gioco dell’oca (p. 37), mentre Greci e Romani amavano in particolare i dadi.

Dall’XI secolo, invece, cominciano a fare la loro comparsa le carte e gli scacchi. Questi ultimi nascono probabilmente in Medio Oriente e sono portati in Occidente dagli Arabi intorno all’anno Mille.

Gli scacchi, un gioco di gran moda

Dal momento in cui gli scacchi fanno la loro comparsa in Italia, diventano uno dei giochi più praticati, dando origine a vere e proprie scuole che elaborano strategie ancora oggi in voga: la difesa siciliana, quella francese, l’apertura spagnola e via dicendo.

Essendo di gran moda, gli scacchi sono immortalati dagli artisti: tra le opere più celebri c’è ▶ La partita a scacchi di Sofonisba Anguissola.

Nella tela la pittrice mette in scena la propria famiglia: sedute a un tavolo di un giardino, all’ombra di una grossa quercia, sono ritratte le sue sorelle. Due sono intente a giocare, mentre la più piccola le osserva sorridente. Con loro c’è anche una domestica che, abbandonate le sue occupazioni, guarda incuriosita la partita.

L’occhio attento dell’Anguissola riesce a cogliere la varietà di espressioni dei personaggi e a riprodurre con ricchezza di dettagli le stoffe degli abiti e gli elementi del paesaggio. Oltre a offrirci, ovviamente, una testimonianza preziosa del gioco degli scacchi!