IL RINASCIMENTO MATURO

MICHELANGELO

(1475-1564)

il “divino maestro”

Scultore, pittore, architetto e poeta, Michelangelo fonde l’equilibrio classico e l’esaltazione di anatomie possenti con il movimento e i colori brillanti.

un talento precoce

Michelangelo Buonarroti nasce a Caprese, nei pressi di Arezzo, nel 1475. Trasferitosi con la famiglia a Firenze, dopo un brevissimo apprendistato nella bottega del pittore Domenico Ghirlandaio (Firenze, 1448-1494), entra in contatto con il raffinato ambiente della corte di Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, e con la sua straordinaria collezione di statue antiche. Da quel momento l’amore per la scultura classica accompagnerà l’artista per tutta la vita.

Alla morte del Magnifico, nel 1492, Michelangelo lascia Firenze e soggiorna a Venezia e Bologna. Raggiunge poi Roma, dove, salvo alcuni viaggi, rimarrà fino alla morte, avvenuta nel 1564.

un incarico prestigioso

Durante il primo soggiorno romano, intorno al 1497, Michelangelo ottiene la commissione di una  Pietà per la Basilica di San Pietro. L’opera viene definita subito un “miracolo”.

Il gruppo, tratto da un unico blocco di marmo, ha una composizione piramidale che ha il vertice nello struggente volto della Madonna. Questa, ritratta giovanissima, è seduta su una roccia e tiene sulle ginocchia il corpo senza vita di Cristo, un corpo perfetto, appena segnato dalle piaghe delle torture subite.

La Vergine ha il volto abbassato in un muto dolore e indossa una lunga veste che ricade in un panneggio ampio e mosso, dalle pieghe pesanti e profonde. Una fascia le traversa il busto e su di essa vi è la firma (l’unica!) dello scultore.

Cristo è di una bellezza delicata, quasi da adolescente. Ha la testa reclinata all’indietro e il braccio destro abbandonato, privo di vita. Con le sue superfici levigatissime e con la sua innegabile perfezione tecnica, la Pietà recupera, sfidandolo, il mondo classico.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi