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LEONARDO DA VINCI

VERGINE DELLE ROCCE

1483-1494 ca., olio su tavola trasportato su tela, 199×122 cm

CHE COS’È

La  Vergine delle rocce è un dipinto che rappresenta l’incontro tra Gesù Bambino e il piccolo san Giovanni Battista, che secondo il Vangelo è suo cugino. Con loro ci sono la Vergine e un angelo.

CHI L’HA COMMISSIONATA E PERCHÉ

Il dipinto, che doveva essere lo scomparto centrale di un trittico, viene commissionato a Leonardo nel 1483. A richiederlo è la Confraternita dell’Immacolata Concezione, una compagnia che aveva la propria cappella nella Chiesa di San Francesco Grande a Milano (oggi distrutta).

COM’È FATTA

La scena è ambientata in un paesaggio roccioso raffigurato con estrema precisione.

Al centro della composizione si trova la Vergine, che abbraccia con la mano destra il piccolo san Giovanni, mentre solleva l’altra sopra la testa del Figlio, in un tenero gesto di protezione. Gesù benedice il cugino, mentre questi, con le mani in preghiera, si protende verso di lui. Alle spalle del Bambino, un angelo con un vaporoso mantello rosso guarda direttamente verso di noi, sorridendo e indicando san Giovanni.

In questo muto dialogo, fatto di sguardi e gesti, le figure sono disposte all’interno di una forma piramidale, il cui vertice coincide con il volto delicato e sfumato della Vergine.

Alle spalle delle figure si aprono scorci di paesaggi rocciosi che, riprodotti con la tecnica della prospettiva aerea, sfumano verso l’orizzonte. In alto, invece, sopra la roccia punteggiata da diverse specie di piante, il cielo si fa

cupo e quasi minaccioso. L’equilibrata composizione della scena, l’uso di colori scuri, accesi solo dal rosso del mantello dell’angelo, la luce calda e avvolgente che lega figure e paesaggio, nonché la naturalezza dei personaggi rendono la Vergine delle rocce uno dei più famosi capolavori di Leonardo.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi