Nelle pitture rupestri, le figure vengono disegnate con una linea di contorno nera, eseguita a carboncino, all’interno della quale il colore viene steso con le dita o con pennelli fatti di peli di animali o di piume.
I colori sono ricavati da pigmenti naturali, terre (ocre gialle e rosse) o minerali, mescolati al grasso animale. È anche impiegata la tecnica dello spruzzo: le impronte delle mani, per esempio, possono essere realizzate soffiando i colori sui bordi del dorso con una “cannuccia” costituita da un bastoncino o un piccolo osso.