LA SCULTURA ROMANA

IL RITRATTO

dalla realtà alla perfezione

I Romani tramandano ai posteri l’immagine di sé attraverso il ritratto, che può essere realistico o fortemente idealizzato, come avveniva in Grecia.

Due tipologie a confronto

Caratteristica di un certo tipo di ritrattistica romana è la capacità di descrivere con realismo e naturalezza i tratti del volto. Talvolta la fisionomia del viso è marcata per evidenziare le virtù del soggetto, come la moralità e il valore.

Il  Ritratto di uomo, per esempio, ci tramanda il viso di un uomo non più giovane, con i capelli diradati sulle tempie, le rughe profonde e le borse sotto gli occhi. L’espressione è severa: le fatiche che hanno segnato il suo volto hanno anche contribuito a forgiare il suo carattere.

Esistono tuttavia anche raffigurazioni idealizzate, come il  Ritratto di Ottaviano: il volto appare disteso e sereno, privo di difetti evidenti, e presenta proporzioni armoniose, che si ispirano ai canoni greci di bellezza. Le ciocche di capelli che ricadono sulla fronte sono divise secondo un preciso disegno.

L’imperatore a cavallo

A Roma la statua equestre è il massimo onore conferito a un personaggio pubblico. In età imperiale se ne contano oltre venti, ma una sola è giunta integra fino a noi: la  Statua equestre di Marco Aurelio.

L’imperatore è rappresentato in abiti civili al suo ingresso a Roma: il braccio destro è disteso in avanti, per richiamare la folla al silenzio, e il cavallo sta per arrestare il suo passo. Il volto dell’imperatore è serio e pensieroso, incorniciato da capelli ricci e una folta barba, tipica dei suoi ritratti dell’età matura.

L’animale è possente e reso in maniera naturale; attenzione è anche data alla descrizione delle briglie e del morso sul muso.

Questo grande bronzo è stato risparmiato quasi per caso dalla fusione per il recupero del metallo, pratica comune nei secoli passati, perché si riteneva che fosse una statua di Costantino, primo imperatore cristiano.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi