LEGGERE LA STORIA ATTRAVERSO LE IMMAGINI: Il Giappone moderno

Il Giappone

Modernizzaz

io

ne e crescita economica

Per secoli il Giappone aveva mantenuto una struttura sociale e politica di tipo feudale, chiusa a ogni contatto con l’esterno; l’autorità suprema era esercitata dallo shgun, capo militare che aveva preso il posto dell’imperatore.

Nel 1853 una spedizione navale americana impose l’apertura dei porti giapponesi al commercio. Per evitare la sorte di altri paesi dell’Asia, dominati e colonizzati dai paesi occidentali, l’élite politica giapponese avviò un processo di riforme e modernizzazione noto come “periodo Meiji” (cioè “del governo illuminato”), che coincise con il regno dell’imperatore Mutsuhito, dal 1868 al 1912. I poteri dell’aristocrazia feudale e dello shgun furono ridotti e lo Stato favorì l’industrializzazione con lo slogan: “Paese ricco, esercito forte”.

élite: l’insieme delle persone considerate più colte e autorevoli di una nazione o di un gruppo sociale, e per questo dotate di grande prestigio.

Il sistema educativo fu rafforzato, fino a raggiungere la piena alfabetizzazione del paese; fu inoltre approvata una Costituzione, che prevedeva un limitato diritto di voto e un Parlamento con scarsi poteri.

Il potere economico si concentrò nelle mani di grandi gruppi finanziari, industriali e commerciali, che ottennero il sostegno statale. Ciò contribuì allo sviluppo dell’economia, ma impedì la formazione di piccole e medie imprese e di un mercato interno basato sulla concorrenza.

leggere la storia attraverso

le immagini: Il Giappone moderno

Le donne cominciano a indossare abiti occidentali, e gli uomini i pantaloni al posto del tradizionale kimono.

Le nuove costruzioni si ispirano all’architettura occidentale.

studio con metodo

Memorizzo

1868-1912 Periodo Meiji

Comprendo

Sottolinea nel testo le caratteristiche del periodo Meiji.

Nel 1872 viene inaugurata la prima rete ferroviaria.

LA VITTORIA SULLA Cina

Dopo essere stato chiuso per secoli in un rigido isolamento, il Giappone avviò una politica espansionista alla ricerca di materie prime e di mercati, che lo portò a scontrarsi con i due minacciosi vicini: Russia e Cina.

Nel 1895 il Giappone sconfisse la Cina e poté così occupare la Corea e l’isola di Formosa (oggi Taiwan). Questa vittoria fu anche una rivincita simbolica dopo i tentativi cinesi di imporre al Giappone il proprio dominio.

La vittor

ia

sulla Russ

ia

Fra il 1904 e il 1905 il Giappone entrò in guerra contro la Russia per il controllo della regione cinese della Manciuria. Nel 1905 i giapponesi sconfissero i russi nelle battaglie navali di Port Arthur e Tsushima, occupando parte della Manciuria, ottenendo il riconoscimento del protettorato sulla Corea e fermando così definitivamente la spinta russa verso i mari caldi, alla ricerca di porti liberi tutto l’anno dai ghiacci.

La vittoria giapponese rivelò all’opinione pubblica europea la debolezza dell’impero zarista e del suo esercito, che aveva subito moltissime perdite. Inoltre, per la prima volta un paese orientale costringeva alla resa un paese europeo, smentendo le teorie sulla "naturale" superiorità della razza bianca. Da allora il Giappone poté presentarsi come il campione della resistenza dell’Asia contro l’espansione economica e culturale dei paesi dell’Occidente.

In questa stampa colorata del 1870 è raffigurata una veduta urbana giapponese. Dopo secoli di chiusura alle influenze esterne, nel periodo Meiji il Giappone si modernizzò rapidamente: il volto delle città cambiò, con la comparsa di trasporti pubblici e dell’elettricità, e anche i costumi si ispirarono alla moda occidentale.

Osserva l’immagine e rispondi sul quaderno alle domande.

  1. Secondo te, quale idea del Giappone vuole comunicare l’autore di questa stampa?
  2. Di che cosa sono simbolo, secondo te, le navi che si vedono sullo sfondo?

studio con metodo

Memorizzo

1895 Vittoria del Giappone sulla Cina

1905 Vittoria del Giappone sulla Russia

studio con metodo

Colgo le relazioni

Rispondi.

- Perché il Giappone arrivò a scontrarsi con Cina e Russia?

La Guerra russo-giapponese

La Cina

LE GUERRE DELL’OPPIO

Fino ai primi dell’Ottocento l’Impero cinese era rimasto chiuso ai commerci europei. Nei decenni successivi, però, la penetrazione economica occidentale si intensificò: la Gran Bretagna, in particolare, scambiava di contrabbando oppio, una droga prodotta in India, con tè e altri prodotti locali, ricavandone grandi guadagni. Il consumo di oppio si diffuse fra la popolazione fino a diventare un dramma sociale, tanto che nel 1839 le autorità cinesi ne sequestrarono e distrussero una gran quantità, provocando la reazione della Gran Bretagna, che dichiarò guerra alla Cina. La “Guerra dell’oppio si concluse nel 1842 con la pesante sconfitta cinese.

il secolo delle umil

ia

z

io

ni

Iniziò così quello che nella Cina attuale è considerato il “secolo delle umiliazioni”: un periodo di oltre cento anni, terminato nel 1949 con la proclamazione della Repubblica popolare cinese ( capitolo 16, p. 397). Dopo il 1842 si moltiplicarono infatti le “concessioni”, cioè parti del territorio cinese in cui i cittadini occidentali potevano commerciare liberamente ed erano sottoposti solo alle leggi della madrepatria. Inoltre la Cina fu costretta a firmare con Gran Bretagna, Russia e Giappone una serie di “trattati ineguali” (cioè sfavorevoli per la Cina), che riconoscevano la presenza commerciale straniera. A fine Ottocento il paese era ridotto a una semicolonia delle potenze europee.

La rivolta d

ei

Boxer

Contro questa situazione scoppiò la Rivolta dei boxer: esponenti degli strati più umili della società, organizzati in formazioni militari, assaltarono le sedi di ambasciate straniere e missioni religiose, con slogan antioccidentali e xenofobi.

xenofobia: avversione nei confronti degli stranieri, che si manifesta in atteggiamenti di insofferenza e azioni ostili verso i costumi e la cultura degli abitanti di altri paesi.

La rivolta fu soffocata nel 1900 da una spedizione militare dei paesi europei, a cui prese parte anche l’Italia.

la nascita della repubblica

La dinastia Qing, che guidava la Cina a fine Ottocento, si era mostrata incapace di controllare un territorio così vasto e impotente di fronte all’aggressione straniera.

Nel 1912 l’ultimo imperatore, Pu Yi, di appena sei anni, venne deposto: con lui finiva un impero millenario. Fu proclamata la repubblica e designato il primo presidente, Sun Yat-sen, il cui programma era ispirato dai “Tre principi del popolo”: nazionalismo, democrazia, benessere. Ma esso non fu accompagnato da riforme economiche e trasformazioni dell’élite, quindi non si realizzò.

studio con metodo

Memorizzo

1900 Rivolta dei boxer

1912 Nasce la Repubblica cinese

L’esercito dei paesi occidentali entra a Pechino per porre fine alla Rivolta dei boxer.

studio con metodo

Memorizzo

1839-42 Guerra dell’oppio

Comprendo

Rispondi sul quaderno.

- Perché nel 1842 iniziò quello che viene considerato dalla Cina il “secolo delle umiliazioni”?

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi