5. Oltre l’Europa: Stati Uniti, Giappone e Cina

5 Oltre l’Europa: Stati Uniti, Giappone e Cina

Gli Stati Uniti

l’espans

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nismo in sudamerica e nel pacifico

Dopo la Guerra civile del 1861-65, il paese aveva conosciuto un rapido sviluppo economico. La “Lunga depressione” di fine Ottocento ( capitolo 1, p. 22) fece però emergere i limiti della crescita: il mercato interno era ristretto e questo causava problemi di sovrapproduzione.

La risposta fu una politica di espansione in America Latina e nel Pacifico, sostenuta dalla teoria del Manifest Destiny (“destino manifesto”, cioè rivelato), secondo cui gli Stati Uniti avevano la missione di diffondere nel mondo i principi di libertà della rivoluzione americana. Gli Stati Uniti non esitarono tuttavia a sostenere il loro espansionismo con la forza:

  • nel 1898 sottrassero alla Spagna le colonie di Filippine, Guam e Puerto Rico e stabilirono un protettorato su Cuba;
  • nel 1903, in America centrale, favorirono l’indipendenza dalla Colombia dello Stato di Panama, arrivando così a controllare la costruzione dello strategico canale fra il Pacifico e l’Atlantico (terminato nel 1914).

Nel 1904 il presidente Theodore Roosevelt affermò l’egemonia degli Stati Uniti sul continente americano e rivendicò il diritto a intervenire nella politica interna degli altri paesi in caso di rivolgimenti politici che danneggiassero gli interessi statunitensi.

Una grande potenza

Nell’arco di pochi decenni gli Stati Uniti erano divenuti una grande potenza: all’inizio del Novecento producevano più acciaio di Germania e Gran Bretagna messe assieme, erano all’avanguardia in molti settori della scienza e della tecnica e disponevano di grandi capitali da investire all’estero e in particolare in Europa.

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- Dove fu diretto l’espansionismo statunitense?

L’espansionismo degli Stati Uniti

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Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi