2. Il declino degli imperi multinazionali

2 Il declino degli imperi multinazionali

Rispetto a Germania, Gran Bretagna e Francia, gli Imperi austro-ungarico, ottomano e russo erano entrati in una fase di declino. Erano imperi multinazionali, cioè comprendevano nei loro territori diverse nazionalità. Per secoli ciò non era stato un problema ma, in seguito alla diffusione delle idee patriottiche, le varie nazionalità cominciarono a chiedere con forza l’autonomia o lottarono per la propria indipendenza.

L’Impero austro-ungarico

La duplice monarch

ia

L’Impero austro-ungarico era diviso fra due nazionalità principali, quella austriaca e quella ungherese. Quest’ultima nel 1867 era riuscita a conquistare l’autonomia politica all’interno dell’impero: Austria e Ungheria, infatti, avevano ciascuna una Costituzione, un governo e un Parlamento propri, ma erano unite nella persona del capo dello Stato, l’imperatore Francesco Giuseppe, che regnò dal 1848 alla sua morte nel 1916. L’imperatore controllava la politica estera ed era a capo dell’esercito, ma i suoi poteri erano limitati da leggi costituzionali. In Austria dal 1907 i membri del Parlamento venivano eletti a suffragio universale maschile; in Ungheria rappresentavano una ristretta fascia della popolazione, formata quasi esclusivamente da nobili.

Dalla fine dell’Ottocento anche fra le altre nazionalità dell’impero, in particolare polacchi, cechi, rumeni e slavi, si diffusero le aspirazioni a una più ampia autonomia o all’indipendenza.

Uno sviluppo disug

ua

le

La parte austriaca dell’impero era riuscita a tenere il passo con l’Europa dal punto di vista politico, economico e sociale. Aveva delle industrie nascenti e una rete ferroviaria in via di sviluppo. Vienna, la città più grande, mostrava un volto moderno e una grande vivacità culturale e artistica.

Nella parte ungherese, invece, la nobiltà continuava a controllare l’economia, con vastissime proprietà terriere in cui si praticava un’agricoltura ancora arretrata.

unità 1 Il mondo tra Ottocento e Novecento

L’imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo rimase sul trono dell’Impero austro-ungarico dal 1848 al 1916.

Una donna in abiti tradizionali sventola una bandiere su cui compaiono sia il vessillo austriaco sia quello ungherese.

studio con metodo

Memorizzo

1848-1916 Francesco Giuseppe imperatore d’Austria-Ungheria

Organizzo le informazioni

Impero austro-ungarico

duplice monarchia

austria

formata da due regni autonomi

è una

ungheria

L’Impero ottomano

L’impero perde territori

Nella seconda metà dell’Ottocento l’Impero ottomano aveva poco più di 20 milioni di abitanti, in gran parte dediti a una agricoltura povera; di questi, tre quarti erano turchi e arabi, accomunati dalla fede islamica.

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento l’impero perse molti territori, sotto la pressione sia dei movimenti nazionali interni, sia dell’espansionismo delle altre potenze europee, in particolare Russia e Austria-Ungheria. Il Congresso di Berlino del 1878, voluto dalla Germania di Bismarck alla fine della Guerra russo-turca (1877-78), riconobbe l’indipendenza di Romania, Serbia e Montenegro. Negli anni successivi, approfittando della debolezza dell’Impero ottomano, le potenze europee continuarono a spartirsi i suoi territori in Europa e in Africa settentrionale:

studio con metodo

Colgo le relazioni

Sottolinea nel testo le cause, esterne e interne, che portarono l’Impero ottomano a perdere molti territori.

  • la Bulgaria, di fatto indipendente dal 1878, proclamò la propria indipendenza definitiva nel 1908;
  • la Bosnia fu annessa dall’Austria-Ungheria nel 1908;
  • l’Albania si proclamò indipendente nel 1912;
  • la Tripolitania e la Cirenaica, in Nord Africa, furono conquistate nello stesso anno dall’Italia ( capitolo 4, p. 105);
  • ulteriori territori furono sottratti all’impero nelle Guerre balcaniche del 1912-13 ( capitolo 5, p. 121).

Alla vigilia della Prima guerra mondiale, l’Impero ottomano, che un tempo si estendeva su tre continenti (Africa, Europa e Asia), era ridotto a uno Stato asiatico e musulmano.

I G

io

vani Turchi

La debolezza dell’Impero ottomano era dovuta anche a difficoltà interne: il sultano si era infatti dimostrato incapace di modernizzare il paese ed era ricorso a prestiti stranieri, accettando l’espansione economica e culturale dell’Europa all’interno dell’impero. Inoltre era cresciuto il ruolo economico e sociale delle minoranze non musulmane, in particolare greci e armeni.

Contro l’incapacità del governo insorsero i Giovani turchi, un movimento liberale formato da studenti e giovani ufficiali, che nel 1908 riuscirono a imporre al sultano una Costituzione e l’elezione di un Parlamento. In seguito alla sconfitta nella Prima guerra balcanica, nel 1913 i Giovani turchi attuarono un colpo di Stato: deposero il governo e limitarono i poteri del Parlamento. Decisero inoltre di affermare la superiorità turca sulle altre nazionalità, imponendo l’adozione della lingua turca nelle scuole e nei tribunali di tutto l’impero.

La disgregazione dell’Impero ottomano

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1908 Rivolta dei Giovani turchi

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Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi