2. Il “Nuovo ordine” nazista e l’invasione dell’Urss

2 Il “Nuovo ordine” nazista e l’invasione dell’Urss

LA DOMINAZIONE NAZISTA IN EUROPA

Nel 1940 le forze naziste avevano ormai occupato la maggior parte del territorio europeo. Uniche eccezioni erano la Spagna, il Portogallo, la Svizzera e la Svezia, che si mantennero neutrali. La Germania, insieme all’Italia, suo alleato principale, esercitò il dominio sul continente soprattutto in due modi:

  • alcuni territori furono annessi al Reich e governati direttamente dalla Germania, come la Polonia occupata e la Francia del Nord;
  • altri Stati, alleati della Germania, erano guidati da governi collaborazionisti: oltre alla Repubblica francese di Vichy, la Norvegia, l’Ungheria, la Bulgaria, la Romania, la Slovacchia e la Croazia, creata nel 1941 dagli invasori italo-tedeschi dallo smembramento della Iugoslavia.

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rità RAZZIALE E SFRUTTAMENTO ECONOMICO

L’intento della Germania era instaurare in Europa un “Nuovo ordine”, basato sull’idea della superiorità razziale dei tedeschi sugli altri popoli. L’occupazione tedesca fu particolarmente dura nell’Europa centro-orientale: i popoli slavi, considerati una razza inferiore, furono ridotti in condizioni di semischiavitù e allontanati dalle proprie terre per far posto ai contadini tedeschi. Per realizzare questo obiettivo, la Wehrmacht e le Ss distrussero centri abitati e compirono stragi e deportazioni.

L’Europa occupata era per Hitler un immenso territorio da sfruttare economicamente: i diversi Stati rifornivano la Germania con prodotti agricoli e industriali, materie prime, denaro sotto forma di tasse e, soprattutto, manodopera. Nel corso della guerra, infatti, molti lavoratori dei paesi occupati vennero deportati in Germania per essere impiegati nelle industrie tedesche, insieme ai prigionieri di guerra, in sostituzione dei soldati mobilitati; nel 1944 raggiunsero i 7 milioni, un quarto dell’intera forza lavoro tedesca.

studio con metodo

Comprendo

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- Su che cosa si basava il “nuovo ordine” instaurato dalla Germania?

- In che modo la Germania sfruttò economicamente i territori occupati?

Una colonna della Wehrmacht avanza in territorio sovietico durante le prime fasi dell’Operazione Barbarossa nel giugno 1941.

Manifesto di propaganda della Repubblica di Vichy.

studio con metodo

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- Quali difficoltà si trovarono ad affrontare i tedeschi nell’invasione dell’Urss?

Comprendo

L’OPERAZIONE BARBAROSSA

La guerra principale, nei piani di Hitler, era però quella contro l’Urss, che aveva diversi obiettivi:

  • sconfiggere il comunismo, nemico principale del nazismo;
  • dominare una popolazione considerata inferiore;
  • conquistare per i tedeschi nuovo “spazio vitale” a est e nuove terre da coltivare, oltre al controllo di materie prime come il grano dell’Ucraina e il petrolio del Caucaso.

Senza alcuna dichiarazione di guerra e violando il patto di non aggressione, il 22 giugno 1941 Hitler diede così il via all’Operazione Barbarossa: un enorme esercito formato da tedeschi, ungheresi, rumeni avanzò per centinaia di chilometri in territorio russo.

studio con metodo

Memorizzo

22 giugno 1941 Operazione Barbarossa: la Germania invade l’Urss

Colgo le relazioni

Sottolinea nel testo i motivi per cui Hitler invase l’Urss.

LA “GRANDE GUERRA PATRIOTTICA”

I sovietici furono colti di sorpresa, ma Stalin fece appello al popolo perché resistesse all’invasione tedesca in difesa della patria: iniziò così quella che ancora oggi è conosciuta in Russia come la “grande guerra patriottica.

Ai primi di ottobre i tedeschi avevano conquistato la maggior parte dell’Ucraina, della Bielorussia e la regione intorno alla città di Leningrado (l’ex Pietrogrado, che aveva cambiato nome nel 1924 in onore del leader bolscevico Lenin). La città subì un lunghissimo assedio, che durò dal 1941 al 1944, durante il quale più di un terzo dei suoi tre milioni di abitanti morì di fame.

A fine novembre l’offensiva fu fermata alla periferia di Mosca grazie all’Armata rossa. Intanto, dietro ordine di Stalin, molte grandi industrie furono smantellate e ricostruite nei territori orientali, non ancora occupati, permettendo così di non fermare la produzione, che addirittura aumentò.

Lo schieramento dell’esercito lungo un fronte vastissimo rendeva molto difficile per i tedeschi ricevere rifornimenti di cibo e armi e, all’arrivo dell’inverno, con temperature di molti gradi sotto lo zero, le operazioni militari furono sospese.

Nel 1942 un terzo del territorio russo viveva sotto l’occupazione tedesca. In queste zone si ripeterono, su scala maggiore, gli episodi di violenza già avvenuti in Polonia: saccheggi, requisizioni, uccisioni sistematiche di comunisti e di ebrei. Tre milioni e mezzo di soldati dell’Armata rossa furono catturati come prigionieri di guerra.

L’avanzata tedesca in Unione Sovietica nel 1941

La guerra patriottica dell’Urss

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Ti racconto la Storia - volume 3
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