5. Il dopoguerra in Italia e la nascita del fascismo

5 Il dopoguerra in Italia e la nascita del fascismo

La “vittor

ia

mutilata”

L’Italia aveva vinto la guerra, eppure le condizioni del paese erano difficili: i soldati, rientrati dal fronte, rimanevano spesso disoccupati, e intanto il costo della vita aumentava.

A ciò si aggiungeva lo scontento per il trattato di pace: l’Italia aveva ottenuto il Trentino, l’Alto Adige, la città di Trieste e l’Istria, ma non la Dalmazia né la città di Fiume (oggi Rijeka, in Croazia), abitata in gran parte da italiani ma attribuita alla Iugoslavia. Dopo la Conferenza di Parigi il governo di Vittorio Emanuele Orlando si dimise, mentre i nazionalisti davano vita a manifestazioni e proteste guidate dal poeta Gabriele D’Annunzio, che coniò per l’occasione lo slogan “Vittoria mutilata”, cioè incompleta, perché privata della Dalmazia e di Fiume.

L’occupaz

io

ne di F

iu

me

Nel settembre 1919 D’Annunzio occupò la città di Fiume con un gruppo di ex ufficiali e soldati e proclamò un governo provvisorio ( D’Annunzio e l’impresa fiumana, p. 162).

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1919-21 Occupazione di Fiume

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- Che cosa significava l’espressione “Vittoria mutilata”?

- Chi guidò l’occupazione di Fiume? Come si risolse?

L’impresa fiumana, tuttavia, durò poco: nel 1920 Giovanni Giolitti, tornato al governo, stipulò con la Iugoslavia il Trattato di Rapallo, che riconosceva lo Stato libero di Fiume, e nel gennaio 1921 allontanò dalla città i volontari guidati da D’Annunzio.

leggere la storia attraverso

le carte: Il confine orientale italiano dopo la guerra

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  1. Quali territori acquisì l’Italia al termine della Prima guerra mondiale?
  1. Quali territori rivendicava l’Italia in base al Patto di Londra?
  1. Quale città della Dalmazia ottenne l’Italia?
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Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi