EDUCAZIONE CIVICA - I LUOGHI DELLA STORIA: L’Altare della Patria: dare un significato al lutto

Educazione civica – I LUOGHI DELLA STORIA

L’Altare della Patria: dare un significato al lutto

Il culto del milite ignoto

La guerra fu un’esperienza drammatica, che costrinse i soldati (e non solo) a un contatto quotidiano con la sofferenza e la morte. Per permettere alle popolazioni di affrontare e superare questo trauma, si cercò di dare un significato ai lutti e ai sacrifici sopportati, celebrando l’eroismo dei soldati e la pietà per chi era scomparso. Nel dopoguerra, in tutte le nazioni europee si tennero cerimonie e commemorazioni; ovunque, sui campi di battaglia, sorsero cimiteri militari e monumenti con incisi, in lunghi elenchi, i nomi dei caduti.

Si diffuse inoltre, prima in Gran Bretagna e in Francia, poi in tutte le altre nazioni europee, il culto del “milite ignoto”. Nelle battaglie i soldati classificati come “dispersi” furono tantissimi, perché l’artiglieria smembrava i corpi e rendeva difficili i riconoscimenti. Nacque così l’idea di far scegliere alla madre di un soldato disperso il corpo di un combattente ritrovato sui campi di battaglia ma di cui non si conosceva l’identità: la sua salma sarebbe stata onorata come simbolo di tutti i soldati caduti.

La cura dedicata alla scelta del soldato e la partecipazione di massa alla sua sepoltura testimoniano quanta importanza diedero le popolazioni a questo rito.

Il Milite ignoto italiano

In Italia una commissione apposita ispezionò le 11 zone dove si erano svolti più combattimenti e raccolse altrettante salme di soldati non identificati. Nel Duomo di Aquileia (in Friuli-Venezia Giulia), in un’atmosfera di intensa commozione, la madre di uno dei dispersi, la triestina Maria Bergamas, in rappresentanza di tutte le madri italiane, indicò una fra le 11 bare. Il feretro venne poi trasportato a Roma in treno, su una carrozza scoperta, salutato in ogni stazione da moltissime persone, in un clima di grande partecipazione popolare.

L’Altare della Patria

Il 4 novembre 1921 la salma del Milite ignoto, alla presenza di una grande folla, fu collocata in piazza Venezia al centro del Vittoriano, l’imponente monumento inaugurato nel 1911 e dedicata a Vittorio Emanuele II e all’Unità d’Italia; più precisamente venne deposta all’interno dell’Altare della Patria, nome con cui oggi è noto l’intero monumento.

La tomba è sorvegliata notte e giorno da due militari, appartenenti alle diverse Forze Armate. In occasione di importanti ricorrenze, come la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, che si celebra proprio il 4 novembre, il presidente della Repubblica e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al Milite ignoto deponendo una corona d’alloro, per ricordare tutti i militari che in ogni tempo hanno perso la vita per difendere l’Italia.

Rifletti e discuti

  • Secondo te, perché per onorare la salma di un anonimo soldato caduto durante la Prima guerra mondiale fu scelto il Vittoriano e, più precisamente l’“Altare della Patria”?
  • Pensi che trasformare un lutto privato in un lutto collettivo può aver alleviato il dolore delle famiglie dei caduti?

Ti racconto la Storia - volume 3
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