Palestra di scrittura

Verso la prima prova d esame 45 50 55 60 65 70 nimale non ha, né la sua ferocia vandalica, estrema, solo l orgoglio ridicolo del raziocinio, solo la sua capacità di sconsacrare e usare la vita non ha: e per questo è considerato non popolo, come sarebbe giusto, non diverso ma sempre persona della vita, ma è considerato cosa, e come tale è trattato. Di allevamenti, macello e caccia, di sperimentazioni e di giochi, che hanno per oggetto, ogni giorno, da tempo interminato, Piccole Persone, crediamo di sapere tutto. Non sappiamo nulla. E se lo sapessimo veramente, morremmo di dolore e vergogna, e senza rimedio colpiremmo i cuori umani che pure sono fra noi. Dunque è impresa che non tenterò. Ma guai, viene da dire, guai all uomo che accetta e pratica queste cose, e guai ai paesi che non se ne fanno mai scrupolo, guai a tutti quei governanti che se ne lavano le mani, e ripetono stupidamente: così è stato sempre e così deve essere ancora. In fondo non sono che animali. Solo l uomo è importante. Quale uomo! Mi verrebbe da rispondere. Senza fraternità non vi sono uomini ma contenitori di viscere e un popolo fatto di contenitori non esiste, o non è un popolo. L uomo è fatto di fraternità, quando si dice uomo si dice solo fraternità. E un uomo o un popolo che si pongono al centro della vita, dicendo Io , con forti manate sul petto, sono scimmie degradate (mentre la scimmia non lo è). Scrivo queste cose senza ordine. che il mio carattere è cattivo, non è buono, non è tenero, e subito, quando incontro presunzione e vigliaccheria che entrano come padroni nel territorio dell innocenza e della debolezza, vorrei prendere le armi, vorrei prendere una scimitarra, e far cadere delle teste infette. Ma mi trasformerei in uno di loro, e dunque, via il desiderio. solo per dire. Dal giorno che ho cominciato a comprendere certe cose (ed è un giorno remoto, appartiene alla prima giovinezza), non ho più amato sinceramente l uomo, o l ho amato con tristezza. Dirò che mi sono sforzata di amarlo, mi sono commossa per lui ho cercato di capire l origine della sua degradazione da creatura a padrone. un discorso lungo, e qui non si può fare. Ma ho compreso che più l uomo (e la donna) ignora le Piccole Persone, più indegno è di chiamarsi uomo, e micidiale è la sua autorità quando l ha raggiunta, per gli uomini. COMPRENSIONE E ANALISI 1 Riassumi il contenuto del testo, indicando le tesi e i principali argomenti utilizzati dall autrice per sostenerle. 2 Quali sono le differenze principali tra uomini e le Piccole Persone? Riconoscile nel testo e sintetizza i riferimenti dell autrice in un testo di massimo 10 righe. 3 Come definiresti l incipit del pezzo? 4 L andamento dell articolo è contrassegnato da schematismo e freddezza o da libertà espositiva e accensioni polemiche? Motiva la tua risposta con precisi riferimenti al testo. 5 Perché l autrice parla di una degradazione da creatura a padrone (r. 69) dell uomo? Che significato ha, secondo te, questa affermazione? Perché, a tuo modo di vedere, l approfondimento di questo concetto è interrotto da una preterizione? PRODUZIONE Elabora un testo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione affrontata da Anna Maria Ortese e sulle riflessioni dell autrice a proposito della natura degli animali e del rapporto bestie-uomini. Confrontati con la posizione dell autrice facendo riferimento sia alle tue conoscenze di studio, sia a tue documentate convinzioni e a scelte personali. 304

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