T15 - Ugo Cornia, La favola del lupo di Venola

Verso la prima prova d esame Ugo Cornia, La favola del lupo di Venola* T 15 Il testo di Ugo Cornia (Modena 1965) è una favola dal finale triste, storia di un contadino, di un campo e di tanti animali vivi pagati per far finta di essere di gesso. 5 10 15 20 25 30 35 C era un contadino che era riuscito a andare in pensione e aveva smesso di coltivare i suoi campi. L unica cosa che faceva era segare l erba tre volte all anno perché non diventasse troppo alta. Però non gli piaceva che i suoi campi fossero vuoti. Quindi in un campo che stava di fianco alla Porrettana1 ci aveva messo dei nanetti di quelli da giardino di gesso colorato, cosi la gente che passava in macchina poteva guardare i nanetti e annoiarsi meno mentre guidava. Però, visto che era uno di campagna, i nanetti non gli piacevano. Preferiva gli animali. Allora ha tolto i nanetti e ha messo nel suo campo degli animali di gesso colorato, e ci aveva messo un contadino di gesso, una mucca di gesso, un maiale, un cinghiale, un capriolo, una volpe, un cervo, una gallina, un tasso, un fagiano, una cornacchia tutti di gesso. E quindi il campo era diventato pieno di animali di gesso. Soltanto che un giorno mentre passeggiava ha visto un cinghiale e gli è venuta un idea, allora è andato dal cinghiale e gli ha detto: «Ciao cinghiale , e il cinghiale gli ha detto: «Ciao contadino . «Lavori in questo periodo? . «No, sono rimasto disoccupato . «Hai voglia di venire in un mio campo a far finta di essere un cinghiale di gesso? . «Quanto si prende? . «200 euro al mese più vitto e alloggio gratis. Però devi fare un corso per imparare a stare fermissimo e a fare la statua . «Va bene, vengo . «Lo conosci un cervo? . «Si . «Mi porti dal cervo che vorrei assumere anche un cervo? . «Va bene . Allora vanno dal cervo, gli spiegano, e anche il cervo stava per finirgli la cassa integrazione e accetta, cosi vanno anche da un capriolo, che accetta anche lui, poi trovano un serpente, una mucca, un maiale, un tasso, una volpe, eccetera. Poi il contadino gli ha detto: «Adesso venite tutti a casa mia che io vado a Bologna, in strada maggiore, a trovare uno di quei tipi che fanno finta di essere delle statue e gli chiedo se viene a insegnarvi . E cosi aveva fatto. E anche l uomo statua gli aveva chiesto: «Quanto si prende? . «400 euro più vitto e alloggio . «Va bene . Cosi dopo un mese era tutto pronto, e se passavi in macchina dalla Porrettana e guardavi ti sembrava che nel campo ci fosse un cinghiale di gesso, e una mucca di gesso, e una volpe di gesso e un cervo di gesso e cosi via, e invece erano tutti animali vivi che stavano fermissimi, respiravano pianissimo e avevano imparato a resistere anche al prurito per ore, si grattavano soltanto di notte, quando andavano * Venola: Pian di Venola è un paese che fa parte del comune di Marzabotto, in provincia di Bologna. 270 1 Porrettana: strada che unisce Pistoia e l alta Toscana all Emilia-Romagna.

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