Il magnifico viaggio - volume 5

cause, ma tutto accade in maniera fortuita, senza che ci sia una spiegazione plausibile (si pensi al delitto gratuito del romanzo Delitto e castigo di Dostoevskij, geniale anticipatore di tanti aspetti della narrativa contemporanea, o ai comportamenti immotivati di Zeno Cosini nella Coscienza di Zeno di Italo Svevo). In ciò giocano un ruolo fondamentale, ancora una volta, il pensiero di Freud e la scoperta dell inconscio e anche le tesi della fisica contemporanea (per esempio Einstein e la teoria della relatività), le quali determinano un vero e proprio sconvolgimento epistemologico che si riflette anche nella narrativa: «Oggi si direbbe che nel romanziere, come nel fisico, vige l idea dell onda di probabilità che permette soltanto di constatare dei comportamenti di corpuscoli (i personaggi) che si muovono, non già in un compatto tessuto del divenire, ma in discontinuo, con vuoti e interstizi incalcolabili (Debenedetti). L eclissi dell autore e la soggettività della rappresentazione Nel romanzo classico il narratore è molto spesso onnipotente e onnisciente, tanto che il rapporto tra lo scrittore e la sua opera è stato assimilato alla relazione tra Dio e il creato. Il narratore si colloca infatti al di fuori dell opera e da questa posizione distaccata garantisce il funzionamento meccanicistico della narrazione, presiede alla logica che regola il succedersi degli eventi, giudica e fornisce spiegazioni all agire dei personaggi. Pur secondo modalità e intensità diverse, inoltre, l autore del romanzo classico tende a esprimere, proprio come esito di tali premesse, il tentativo di offrire con le sue opere altrettanti specchi della realtà dotati di evidenza oggettiva. Nel romanzo contemporaneo invece l autore non è più il padrone della sua creazione e neppure il detentore della verità ultima su di essa. Egli è semmai il portatore di domande senza risposta e sotto questo profilo si identifica spesso con il protagonista, che diventa una sua controfigura, un suo alter ego: non a caso, questi è, molto spesso, un intellettuale che racconta le proprie vicende biografiche e psicologiche (Mattia Pascal, Zeno Cosini ecc.) usando la prima persona. E anche quando manca tale identificazione, il dominio del narratore sulla narrazione è comunque limitato. In tal modo si passa da una rappresentazione oggettiva, dal di fuori , del mondo a una soggettiva, che dà rilievo non tanto ai fatti in sé, quanto piuttosto a come questi sono vissuti e interpretati Franz Kafka raffigurato in un graffito. 692 / IL PRIMO NOVECENTO

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Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento