Il magnifico viaggio - volume 5

300 305 310 315 320 325 330 335 340 «Siamo nati per soffrire come Lui; bisogna piangere e tacere disse con un soffio. E questo fu il suo augurio. Da quel momento non parlò più. Gli pareva di tenersi aggrappato all orlo del panno per non cadere di là; e di vedere dall alto del muricciuolo lo spettacolo del mondo. Ed ecco don Predu e i parenti arrivano per portar via la sposa: entrano, si dispongono intorno nella cucina come le figure di un sogno, confusamente, ma con rilievi strani di particolari. Don Predu è vestito di nero, un abito nuovo attillato che lo costringe a respirar forte, ma Efix non ne distingue il viso, mentre vede la bocca sarcastica del Milese, lunga stretta, come piena di riso represso, e il ventre gonfio d una parente delle dame, quella che deve accompagnare la sposa, e due ceri con due nastri color rosa sostenuti da due manine pallide. E tutti sono seri come venuti a prendere lui, morto, non la padrona sposa, e camminano piano per non dargli noia. Donna Ester, con lo scialle sciolto un po svolazzante sulle spalle, dispone il corteo: prima i bambini coi ceri alti in mano; poi la sposa con la parente; poi lo sposo coi parenti; in coda i pochi invitati; il Milese in ultimo pareva ridersi di tutti silenziosamente. Adesso mi lasciano solo pensa Efix con un poco di amarezza. Solo. E son io che ho fatto tutto! Sulla porta Noemi si volse a fargli un cenno di addio con la croce d oro. Addio. Ed egli, come già per Giacinto, ebbe l impressione che fosse lei a morire. Uscivano tutti, se ne andavano: donna Ester si curvò su lui, parve coprirlo con le sue ali nere. «Torno presto, io, appena li avrò accompagnati: bisogna che vada; sta quieto, fermo fermo . Sì, egli stava fermo al suo posto; fermo e solo. S udiva la fisarmonica che Zuannantoni suonava in onore degli sposi, ed egli ricominciò a ricordare tante cose: il rumore del Molino, su a Nuoro, le nuvole sopra Monte Gonare, il fruscio delle canne sul ciglione Efix, rammenti? Efix, rammenti? Com era diventata grande la cucina! Scura e tiepida, coi muri lontani, con sfondi misteriosi come una tanca di notte. L usignuolo cantava, il cieco raccontava la storia del palazzo d oro del Re Salomone. tutto era d oro, come nel mondo della verità; tutto era puro, lucente. Melagrane d oro, vasi d oro, stuoie d oro Ed egli vedeva la casa di don Predu, coi melagrani carichi di frutta, i palmizi, le stuoie coperte di grappoli d uva e di zucche d oro. Noemi starà bene là mangerà bene, ingrasserà, darà i denari a donna Ester per accomodare qui il balcone. Starà bene Sarà come la Regina Saba.10 Ma anche lei, la Regina Saba non era contenta Anche Noemi si stancherà della sua croce d oro e vorrà andare lontano, come Lia, come la Regina Saba, come tutti Ma questo non gli destava più meraviglia; andare lontano, bisognava andare lontano, nelle altre terre, dove ci sono cose più grandi delle nostre. Ed egli andava. 10 la Regina Saba: la regina di Saba, personaggio biblico (ricordato nel primo libro dei Re e nel secondo delle Cronache) che, mossa dalla fama di Salo- 648 / IL SECONDO OTTOCENTO mone, per vederlo si recò a Gerusalemme con una grande carovana colma di preziosi doni.

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento