LA VITA

Grazia DELEDDA La casa di Grazia Deledda, a Nuoro, oggi diventata un museo. Grazia Deledda nasce a Nuoro , in Sardegna, nel 1871. Quinta di sette figli, di famiglia piuttosto benestante, compie pochi studi regolari, che si interrompono alla quarta elementare; la sua formazione sarà, quindi, sostanzialmente da autodidatta. Le prime letture sono quelle di vecchi libri trovati in casa, con i quali nutre la sua precoce fantasia. Di patetiche vicende di bambini IL CARATTERE rapiti in culla, di amori fatali, di atroci vendette sono pieni i racconti che comincia a scrivere giovanissima, nel 1888, mandandoli alla rivista L Ultima Moda , che, stampata a Roma dall editore Edoardo Perino (specializzato in pubblicazioni popolari), «diffondeva fascino di mondanità a buon mercato nella segregata provincia (De Michelis). Tramite questa attività di collabora- UNA LOTTA QUIETA E TENACE Una giovinezza non felice Negli anni dell infanzia e dell adolescenza, l arcaica quiete domestica è dominata dalla figura del padre Antonio, verso il quale Grazia dovette avere un importante trasporto, superiore a quello verso la madre, Francesca Cambosu, angelo del focolare descritta in Cosima come «melanconica, taciturna, chiusa in un mondo tutto suo , tutta dedita ai figli e alle cose di casa, ma «con una freddezza quasi meccanica , legata per dovere, più che per amore, a «un uomo di venti anni più vecchio di lei, che la circondava di cure, che viveva solo per lei e la famiglia, ma che non poteva darle il piacere e la soddisfazione sensuale dei quali tutte le donne giovani hanno bisogno . Sempre dalle pagine di Cosima, apprendiamo che la giovinezza della Deledda fu segnata da una ininterrotta catena di sciagure. Il fratello maggiore, Santus, precipita nell alcolismo sino al delirium tremens. Il secondogenito, Andrea, viene arrestato, anche se per piccoli furti, provocando la morte di crepacuore del padre e la conseguente perdita dell agia- 632 / IL SECONDO OTTOCENTO tezza della famiglia. La sorella Giovanna muore di angina in tenera età, e un altra sorella più grande, Enza, perde la vita a ventun anni tentando di abortire. Una terza sorella, Beppa, viene invece atrocemente beffata dopo la promessa di fidanzamento fattale da un pretendente continentale . Desiderio di fuga e senso di colpa In virtù di questa non facile situazione familiare e del clima di generale arretratezza della società isolana del tempo, si comprende facilmente l anelito alla fuga coltivato sin da giovane dalla scrittrice. Tale desiderio si realizzerà nel 1900 attraverso il matrimonio, ma probabilmente tale scelta non fu vissuta in maniera psicologicamente pacificata: una causa possibile del senso di colpa che aleggia un po ovunque nei romanzi deleddiani può essere cercata proprio in questo peccato di sradicamento . L abbandono dell isola-terramadre sembra essere stato vissuto dall autrice come peccato originale del tradimento degli affetti nativi. S innesca così la

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento