Il magnifico viaggio - volume 5

cui Baudelaire supera il compiacimento di una condizione di languida stanchezza emotiva per manifestare, sulla spinta del disgusto di sé e della propria condotta malata (le noie, i vasti orrori, la brumosa vita dei vv. 13-14), un esigenza di riscatto, di luce, di purezza. Solo chi sa liberarsi dalla noia quotidiana che divora l esistenza riesce a raggiungere una serena contemplazione della vita e un autentica comprensione di quei simboli (i fiori e le altre cose mute, v. 20) che rivelano all essere umano la vera natura delle cose. La poesia diventa quindi non solo il luogo di una generica evasione dal male di vivere, ma un valido strumento per cogliere le segrete analogie e «corrispondenze che legano l io e il mondo ( anche T3, p. 370). Un idealità senza contenuto La solarità delle immagini La rivolta di Baudelaire contro la grigia società borghese si esprime spesso in termini che mostrano un ambigua nostalgia del paradiso perduto: «ideale , «ascesa , «elevazione . Tuttavia bisogna comprendere bene il reale spessore semantico di questi vocaboli. C è sì un ardente desiderio dell ideale e della spiritualità, di una diversa e più autentica condizione dell uomo, ma è assente ogni componente metafisica. In altre parole, l assoluto del poeta non è un assoluto trascendente: egli non aspira a raggiungere Dio, ma soltanto un astratta condizione di distacco dalla vita materiale. Perciò si può affermare che quella baudelairiana è un idealità priva di una meta precisa e di un contenuto definito, che si esaurisce nell atto stesso della fuga. Le scelte stilistiche Abbandonata la greve cupezza che di solito attanaglia il suo animo, Baudelaire augura a sé stesso l esperienza di un autentica elevazione. A tale mutata disposizione interiore, positiva, aperta, solare, si accordano tutte le immagini presenti nella lirica. Innanzitutto gli elementi naturali della prima quartina: stagni, valli, monti, boschi, nuvole, mari, l etere, il sole, le sfere celesti. Poi la figura del nuotatore che, agile e sinuoso, solca gli abissi marini. Infine il paragone con le allodole (v. 17), che esprime lo slancio mattutino di una vita interiormente rinnovata. Sono tutte visioni di gioia e leggerezza, che rimandano a un pensiero liberato, il quale, affrancatosi dalle cupe tristezze della materia, è pronto ad ascendere al cielo, ovverosia a una dimensione diversa da quella consueta, ora immensamente più positiva. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Che cosa si lascia alle spalle il poeta nella sua fuga dalla realtà consueta? 2 Qual è la prima conseguenza di tale fuga? ca in cui vive, ne disprezza le tendenze, il progresso, il benessere, la libertà e l uguaglianza . Si può dire che per questo egli utilizzi un ironia non molto diversa da quella che Giacomo Leopardi sparge su molti suoi contemporanei fiduciosi delle «magnifiche sorti e progressive dell umanità. Svolgi un sintetico confronto tra i due autori in merito alla polemica distanza dai poeti dei loro tempi. ANALIZZARE 3 Individua e spiega il significato dell anafora presente nelle prime due quartine. INTERPRETARE 4 Come viene raffigurata la natura? In modo realistico o simbolico? Perché? SCRIVERE PER... CONFRONTARE 5 Ha scritto il critico Erich Auerbach: «Il poeta dei Fiori del male odia la realtà performata dell epo- DIBATTITO IN CLASSE 6 La lirica istituisce una forte antitesi tra le noie e gli orrori (v. 13) della quotidianità e la capacità di elevarsi spiritualmente al di sopra di essa: anche tu, come Baudelaire, ritieni che esista una contrapposizione netta tra reale e ideale? Discutine con la classe. LA CORRENTE / IL DECADENTISMO / 369

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento