INTRECCI CINEMA - La terra trema
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La terra trema
Luchino Visconti narra I Malavoglia
La “questione meridionale” da Verga a Visconti
Ribellatosi ai soprusi dei grossisti di pesce, il giovane pescatore ’Ntoni Valastro convince la famiglia a ipotecare la casa per mettersi in proprio. Ma una violenta tempesta distrugge la barca dei Valastro, che a causa dei debiti perdono anche la casa; la famiglia si disgrega e ’Ntoni è costretto a tornare a lavorare per i grossisti.
Visconti rilegge il soggetto verghiano in chiave marxista, analizzando basi storiche e conflitti economico-sociali: la sconfitta di ’Ntoni è un passo verso l’acquisizione di una coscienza sociale da parte dei «vinti». Se in Verga i Malavoglia si battono contro il fato, in La terra trema la lotta dei Valastro è quella degli sfruttati contro gli sfruttatori. L’«ideale dell’ostrica» è stravolto: l’ambiente di nascita è il campo di battaglia di una classe sociale per migliorare le condizioni di tutti (’Ntoni Valastro non emigra, ma resta per combattere immobilismo e ingiustizie). Il pessimismo di Verga è superato dalla visione progressista di Visconti: ’Ntoni fallisce perché la sua è un’azione individuale, ma un’azione collettiva – sorretta da una comune coscienza di classe – rinnoverà lo stato delle cose.
Le suggestioni del dialetto assente in Verga
Una voce fuori campo in italiano commenta le sequenze ma, diversamente da Verga, Visconti fa parlare i personaggi (interpretati da attori non professionisti) in dialetto autentico, perché «la lingua italiana non è in Sicilia la lingua dei poveri», come spiega la didascalia introduttiva del film.
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento