Il dramma era stato annunciato già nei capitoli precedenti, quando padron ’Ntoni fiutava l’aria per capire se ci sarebbe stata tempesta. Appena si fa giorno, il naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiano Bastianazzo e Menico con il carico dei lupini diventa rapidamente una certezza per tutti gli abitanti del paese. Quella sera stessa anche Maruzza, la moglie di Bastianazzo, comprende, dalle attenzioni e dagli sguardi della comunità, che non c’è più speranza e che il marito è morto.
T6 - Il naufragio della Provvidenza
T6
Il naufragio della Provvidenza
I Malavoglia, cap. 3
DENTRO IL TESTO
I contenuti tematici
Alcuni indizi premonitori sembrano annunciare la tragedia incombente, che determina l’inizio delle disgrazie della famiglia di padron ’Ntoni: l’improvviso cambiamento del tempo getta una luce sinistra sulla sorte della Provvidenza, che ha sfidato la burrasca mentre tutte le altre barche del paese sono ormeggiate. Inoltre le metafore dell’immaginario religioso (il vento che s’era messo a fare il diavolo, r. 1; il giorno che era apparso nero peggio dell’anima di Giuda, rr. 3-4) conferiscono sin da subito all’evento un carattere sovrannaturale che lo rende ineluttabile.
Verga non narra direttamente la triste sorte della barca e di Bastianazzo, ma la fa intravedere nelle parole e nei gesti degli abitanti del borgo: è infatti la visione d’assieme che interessa il narratore, la gestualità collettiva, la coralità delle reazioni del popolo. Tra un rosario e l’altro, le comari snocciolano pettegolezzi e rimproveri per l’ingordigia dei Malavoglia, colpevoli di un azzardo imperdonabile: aver tentato la fortuna. La Longa, priva di una parola di compassione, attorniata dai figli, è sola, sia fisicamente sia moralmente, chiusa in un dignitoso dolore; quando capisce di essere rimasta vedova, esplode in un urlo disperato, prima di correre a rintanarsi in casa (rr. 52-53).
Le scelte stilistiche
L’episodio è fondamentale ai fini della trama, essendo all’origine dei successivi rovesci di fortuna che i Malavoglia si troveranno ad attraversare, ma Verga non ne fa la “scena madre” del romanzo, come avrebbe fatto invece uno scrittore romantico, magari rappresentandola con toni epici o patetici. Lo scrittore verista, al contrario, tratta l’argomento con estrema freddezza e distacco, tanto che la notizia della morte di Bastianazzo viene data al lettore in un inciso riferito a Maruzza, che non sapeva di essere vedova (r. 47). La voce narrante segue lo sviluppo dei fatti come se si trovasse accanto agli abitanti del borgo; la drammaticità è nelle cose, si manifesta nello sconvolgimento interiore di Maruzza, che ripete Vergine Maria, come in trance; anche al termine della scena non c’è bisogno di aggiungere parole oltre a quelle, ciniche e indifferenti, pronunciate dal coro paesano.
VERSO LE COMPETENZE
Comprendere
1 Perché Maruzza nella prima parte del brano è inquieta?
2 Che cosa significa che Padron Fortunato Cipolla […] diceva che non avrebbe dato due baiocchi di Bastianazzo e di Menico della Locca, colla Provvidenza e il carico dei lupini (rr. 19-21)?
3 Chi sono quei poveretti alle rr. 24-25?
ANALIZZARE
4 Individua nel testo altri esempi di regressione oltre a quelli indicati nell’analisi del testo.
5 Quali stati d’animo indica l’interiezione Oh! Vergine Maria! Oh! Vergine Maria! (rr. 39-40 e rr. 47-48)?
interpretare
6 Perché i figli di Maruzza vengono descritti come anime del purgatorio (r. 25)?
7 Perché chi decide di riportare a casa Maruzza viene definito il più duro o il più compassionevole (r. 38)? Spiega l’apparente contraddizione.
sviluppare il lessico
8 Il mare si udiva muggire attorno ai fariglioni (rr. 2-3): che tipo di suono indica, in senso figurato, il verbo “muggire”? Trova almeno altri tre verbi che, usati in senso figurato, possano indicare un suono e scrivi una frase per ciascuno di essi, indicando la qualità del suono descritto.
scrivere per...
raccontare
9 Gli uomini erano all’osteria, e nella bottega di Pizzuto, o sotto la tettoia del beccaio, a veder piovere, col naso in aria (rr. 14-15). Verga non riferisce i dialoghi tra questi uomini, se non in un cenno alle rr. 19-21: Padron Fortunato Cipolla […] diceva che non avrebbe dato due baiocchi di Bastianazzo e di Menico della Locca, colla Provvidenza e il carico dei lupini. Prova a immaginarli scrivendo una serie di discorsi diretti in un testo narrativo di circa 20 righe.
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento